Il Marco Polo in Cina per le «Olimpiadi» del ping pong

Un viaggio nella culla del ping pong mondiale. È in Cina, la terra che ha plasmato atleti del calibro di Ma Long e Zhang Jike, che dieci atleti in erba del settore giovanile del Tennis Tavolo Marco Polo hanno vissuto un’esperienza totalizzante, intensa, destinata a restare scolpita nelle loro memorie.

Una full immersion nell’universo pongistico cinese che li ha portati, in una dozzina di giorni, a misurarsi con pari età in allenamenti e amichevoli, fino al climax del torneo internazionale spalmato su una memorabile tre giorni, sigillo finale dell’avventura.

La spedizione

Otto ragazzi, due ragazze e due tecnici, Wang Xuelan e Ge Keqiang, hanno preso la via della Cina a inizio luglio. Prima tappa, la città di Kunming, dove i giovani del Marco Polo si sono misurati con la squadra regionale di Yuannan.

Una sorta di antipasto prima della portata principale: l’11 luglio la spedizione bresciana è arrivata a Huangshi, dove si trova la struttura che ospita la Nazionale cinese. E che per una decina di giorni è stata il teatro di un campus e del torneo internazionale.

Nella palestra di Huangshi - © www.giornaledibrescia.it

Esperienza

I primi sette giorni sono stati dedicati ad allenamenti congiunti con giovani atleti di tutto il mondo (Germania, Stati Uniti, ma anche Laos e Macao). Una settimana di stage organizzata in una palestra con più di 40 tavoli: «È stato stimolante - racconta chi vi ha partecipato - giocare con ragazzi di lingua, cultura e talvolta un diverso modo di praticare questo sport».

Una sforzo importante, ma la soddisfazione è stata impagabile: «Si andava in palestra due o tre volte al giorno. Nonostante la fatica, la palestra era sempre piena, alcune volte anche quando il programma avrebbe previsto una pausa. La voglia di ping pong era alle stelle».

Il gran finale

Tante le nazioni rappresentate nell'impianto di Huangshi - © www.giornaledibrescia.it

E così si è aggiunti alla «Huaxin Stiga cup», la competizione internazionale che ha colorato gli ultimi tre giorni, dal 19 al 21 luglio. Settantotto atleti, provenienti da sedici Paesi e suddivisi in ventotto squadre. Un’autentica festa: «Il livello del torneo era molto alto perché vi partecipavano anche i forti giocatori cinesi. L’organizzazione è stata perfetta e meravigliosa: una cerimonia di apertura, con danze locali ed esibizione di arti marziali, ha reso la competizione simile ad una mini Olimpiade».

I risultati

Tutti i piccoli atleti della «Huaxin Stiga cup» - © www.giornaledibrescia.it

Gli atleti del Marco Polo sono stati collocati in quattro squadre diverse. La prima, composta da Stefano Moras, Gabriele Lancini e Giovanni Scucchiaro della Tennis Tavolo Vicenza si è classificata quinta. La seconda, formata da Filippo Bruni, Ludovico Bini (Tennis Tavolo Saronno) e dal danese Mike Zhang si è piazzata al dodicesimo posto.

Rispettivamente diciottesimo e diciannovesimo, invece, il team di Giorgia Filippi, Alessandra Benassi e Ziyi Jenna Wang (Stati Uniti) e quello di Roman Tregambe, Cristiano Ferrari e Filippo Ferrari.

Bilancio

Il viaggio, all'insegna della passione per uno sport che in Italia conta poco più di 20mila iscritti, ha assunto un significato ben più ampio della mera valorizzazione tecnica degli atleti: «Abbiamo assaporato la cultura cinese e visto un mondo lontano e diverso. Lo scopo era proprio questo: conoscere meglio il mondo per rendere migliori noi stessi».