Olimpiadi, Rigali: «Sono nella mia miglior forma, proprio adesso»

Bobby l’ha combinata grossa. Nel momento in cui il posto da titolare in staffetta sembrava a rischio, Roberto Rigali ha stampato il nuovo primato personale sui 100 metri, così da lanciare un messaggio chiaro al professor Filippo Di Mulo, l’uomo che avrà l’arduo compito di allestire il quartetto veloce tricolore chiamato a difendere in riva alla Senna l’oro di Tokyo.
A La Chaux de Fonds, in Svizzera, il camuno di Borno ha corso in 10”19, migliorando il precedente primato (10”25 stampato a Modena un anno fa) di sei centesimi. Tutto un altro correre rispetto a quanto sfoderato nella prova individuale della rassegna continentale capitolina. «Ho dimostrato di valere tanto nel momento più importante dell’anno. In cuor mio credo di poter meritare un posto al lancio della 4x100, ma tutto dipenderà da come andrà l’ultimo raduno in programma a Roma da domani (lunedì) fino a venerdì. Lì si deciderà la formazione».
Da dilettante a professionista
Per Rigali - all’esordio olimpico nell’anno in cui è passato da dilettante a professionista entrando nei Carabinieri - e colleghi (eccetto ovviamente il portabandiera Gianmarco Tamberi) niente cerimonia d’apertura, ma rispetto agli altri dell’atletica il suo arrivo a Parigi è previsto solo a ridosso della batteria della 4x100: «Arriveremo il 5 e ci fermeremo fino al termine, quindi spero di prendere parte alla cerimonia di chiusura dentro lo stadio. Essere ai Giochi significa realizzare un sogno. Sono già contento, ma se gareggiassi diventerei l’uomo più felice del mondo».
Già vice campione mondiale a Budapest l’anno passato da primo frazionista e campione europeo in giugno a Roma per aver aperto la batteria, Rigali è conscio che la concorrenza interna sia agguerritissima: «Stiamo andando tutti forte, tanto che solo Jacobs ha il posto assicurato. Gli altri tre sono in ballo. Patta è una pedina fissa, Tortu è una garanzia per il finale, Desalu è tornato sotto, Ali è sceso sotto i 10 netti, ma non ha provato tanti cambi. Per il lancio a Roma ci siamo divisi io in batteria e Melluzzo in finale. Staremo a vedere, l’importante è essere pronto pur da riserva, poiché le sostituzioni possono avvenire fino a un minuto prima di andare in pista».
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