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Olimpiadi 2024, Toti oggi sfida il numero uno sognando i quarti

Mario Nicoliello
Il clarense tenta l’ardua impresa tra le 10 e le 10.30 col cinese Shi per andare avanti senza ripescaggi
Giovanni Toti sul campo a Parigi 2024
Giovanni Toti sul campo a Parigi 2024
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Digerito l’antipasto, condito con una vittoria agevole e un gesto di fair play finito tra le fotografie di giornata, Giovanni Toti si siede al tavolo a cinque cerchi per degustare la portata principale della sua avventura: la sfida odierna (tra le 10 e le 10.30 all’Arena de La Porte de Chapelle) contro il numero uno del mondo, il cinese Shi.

In palio c’è l’ingresso nel tabellone a eliminazione diretta del torneo di badminton, con tanto di accesso diretto ai quarti per via del bye agli ottavi attribuito al primo classificato nel girone dell’azzurro. 

«Fare un’analisi accurata delle abilità del mio avversario è complicato, perché essendo il numero uno al mondo ha un repertorio di colpi, tecnica e forza fisica non indifferente. Però sono sicuro che, come io mi sono sentito un po’ agitato per la pressione alla vigilia del match d’esordio, anche lui un avvertirà la tensione di essere il netto favorito. Penso di essere rispettato nel mondo del badminton, perché ho dimostrato due anni fa agli Europei di potermi difendere anche contro il campione olimpico in carica, quindi un po’ di agitazione da parte sua ci sarà».

È la prima volta che i due si incontrano in carriera: «Palcoscenico migliore non ci poteva essere. In questi due anni sono migliorato e quindi ci sarà da divertirsi».

Nel primo match il cinese ha battuto il surinamese Opti in due set con parziali netti: 21-5, 21-7. Toti ha invece superato il sudamericano 21-8, 4-1, beneficiando poi del ritiro dell’avversario.

L’odierno sarà un testa a testa quindi per continuare l’avventura olimpica. Chi vince va avanti, chi perde invece dovrà attendere i risultati altrui per capire se ci siano possibilità di ripescaggio. «Preferisco non fare calcoli e concentrarmi solo su me stesso innanzitutto e poi sul mondo migliore di approcciare il mio rivale», dice Toti.

Sono queste le partite che possono segnare una carriera, uno spartiacque che se superato può dischiudere prospettive ignote: «Prometto che se vinco esulterò come mai in passato, se invece dovesse andarmi male, non cambia nulla, la prospettiva rimane quella di portare a casa qualcosa di buono da ogni partita».

È come scalare l’Everest col meteo avverso, un’impresa ardua, eppure possibile per chi si è preparato nei minimi dettagli. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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