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Mondiali, nella staffetta d'argento corre la favola commovente di Rigali

Il 28enne di Borno: «Rido e piango di continuo, vorrei entrare in un corpo militare per fare dell'atletica una professione»
Il camuno Roberto Rigali - Foto Francesca Grana
Il camuno Roberto Rigali - Foto Francesca Grana

Il bambino che si divertiva facendo lo sciatore è diventato grande correndo su una pista di atletica. Roberto Rigali è l’unico del quartetto d’argento della 4x100 a non appartenere a un corpo militare. Significa che l’atletica per lui - da civile - non è formalmente un lavoro, eppure ci si può dedicare a tempo pieno perché a Bergamo, dove vive in un appartamento dal 2016, prima in compagnia dell’altista Christian Falocchi e adesso da solo, ha trovato una società che lo sostiene e lo aiuta in tut

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