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Marco Melandri alla 12 ore della Franciacorta in e-bike

Per l’ex iridato della 250 e per l’endurista Passeri l’esperienza con i pedali regala emozioni nuove
Con la e-bike. Marco Melandri ieri in Franciacorta
Con la e-bike. Marco Melandri ieri in Franciacorta
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9 aprile 1972, 9 aprile 2022: i cinquant’anni che separano queste due date uniscono idealmente la prima edizione della «12 ore della Franciacorta», riservata alle moto da regolarità, e la prima «6+6 ore di E-Bike» disputatasi ieri a Passirano e con in pista le bici elettriche. L’entusiasmo per il fuoristrada, la passione degli organizzatori - allora il cittadino motoclub Leonessa, oggi i soci del Motoclub Rodengo Saiano ’77 - e la bellezza dei percorsi hanno fatto il resto con le trenta coppie di bici enduristi soddisfatti per la scelta di un percorso molto tecnico ma piacevole.

Nel paddock di Passirano, tra gli altri, abbiamo incontrato due conosciutissimi ex-motociclisti che hanno appeso il casco delle due ruote motorizzate per indossare quello dei ciclisti: Marco Melandri, velocista di caratura iridata, non è nuovo alle gare di e-bike così come non è nuovo il nome del plurititolato Stefano Passeri (campione di casa a Iseo) che dopo aver vinto tutto nell’enduro motociclistico si è riconvertito da qualche stagione - e con pari riuscita - alle gare di e-bike (Stefano è anche collaudatore di un importante marchio di questo emergente settore).

«Ci vuole preparazione fisica, coraggio e abilità - dice Marco Melandri mentre mette a punto gli ultimi particolari della sua bici - e riscopri un piacere tutto nuovo, sempre con le due ruote sotto la sella.

La preparazione fisica è molto importante e le velocità, i rischi, l’adrenalina e l’abilità tecnica di queste biciclette moderne e molto tecnologiche sono pari se non superiori alle sensazioni che si provano in pista con le moto da velocità».

Stefano Passeri, dalla sua, non nasconde un entusiasmo pre-gara ancora maggiore: «In alcuni momenti la sensazione è persino superiore a quella che si prova con la moto da fuoristrada - dice Stefano - e questa mattina, preparandomi alla gara di Passirano, non nascondo che ho provato la stessa emozione, le stesse paure e la tensione di quando prendevo il via alle gare di enduro in moto».

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