Luca Merli e Sara Bottarelli: la Tre Campanili parla bresciano per la prima volta

Ci sono voluti sedici anni e altrettante edizioni (il via nel 2007, causa Covid niente gara nel 2020) per celebrare una Tre Campanili half marathon in salsa bresciana. Per la prima volta la mezza maratona sorride a due atleti della nostra provincia, circostanza mai verificatisi in passato, tanto da diventare quasi un tabù.

La maledizione è stata spezzata da due sublimi interpreti della corsa in montagna, Luca Merli e Sara Bottarelli. Il bagosso di Ponte Caffaro e la valtrumplina di Sarezzo si sono dimostrati i più forti lungo i 21 chilometri e 97 metri attorno a Vestone, allestiti con la consueta maestria dal team della Libertas Vallesabbia.

Paolo Salvadori e il suo staff anche stavolta hanno assemblato un cartellone degnissimo, sul piano quantitativo (620 i partenti della competizione competitiva, non siamo ai livelli pre pandemia, ma è un comunque un traguardo da applaudire) e qualitativo, schierando atleti provenienti tra l’altro anche da Kenia, Etiopia, Ruanda, Marocco, Slovenia e Svizzera.

Eppure a sbancare la lotteria della Valle Sabbia sono stati due portacolori del nostro movimento, così da mandare in scena la domenica perfetta.

Luca Merli ha macinato il tracciato con un dislivello positivo di 900 metri in 1h23’09’, mentre Sara Bottarelli si è espressa in 1h39’29’’. Azzurri sopra tutti quindi e africani battuti. L’alfiere della Valchiese ha preceduto di 3’52’’ Youssef Aich (Rodengo Saiano Mico), fresco vincitore domenica scorsa del Giro del Monte Zovo a Levrange di Pertica Bassa. Sul gradino più basso del podio si è accomodato il keniota Ekwam Abraham, staccato di 4’51’’ dal vincitore, mentre quarto e quinto sono stati lo sloveno Rok Puhar e Mohammed Zouioula. Sesta piazza per lo scudiero dell’Atletica Valtrompia, Davide Bottarelli, fratello minore della vincitrice, ottava per il più veloce tra gli atleti del sodalizio organizzatore, Michele Massetti.

Cospicuo margine

In campo femminile alle spalle dell’alfiera della Free Zone hanno completato la fatica l’etiope Betselot Andualem Tadesse e la ruandese Emeline Imanizabayo, staccate rispettivamente di 3’30’’ e 5’01’’. Ai piedi del podio la bolzanina Sarah Giomi e la bresciana Chiara Baresi.

La mezza maratona, con partenza e arrivo in piazza Garibaldi a Vestone, è stata la ciliegina sulla torta di un weekend intriso di passione per la corsa. Non solo salite e discese impegnative, con tanto di passaggi tecnici rilevanti, per gli agonisti, ma anche una maratonina non competitiva, la stracittadina di 5 chilometri dedicata alle famiglie e la Kidsmountain, valida per il campionato provinciale individuale di corsa in montagna giovanile. Musica lungo il percorso e una folla di tifosi in attesa dei podisti all’arrivo.

«La Ivars Tre Campanili si conferma una gara di grande appeal per gli appassionati delle corse in montagna, un appuntamento imperdibile per chi ama questo sport», ha commentato Salvadori, aggiungendo: «Prima del Covid, nel 2018 avevamo raggiunto il picco di 1.100 iscritti. Quest’anno aver superato quota 600 iscritti alla competitiva ci rende orgogliosi, perché sappiamo che dopo la pandemia il mondo della corsa è completamente mutato. Siamo pertanto soddisfatti di quanto realizzato.

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