Lenzi e Mabellini: «Vogliamo vincere l’Europeo di rally»

Andrea Mabellini e Viginia Lenzi, ovvero una coppia di giovani rallisti che anno dopo anno sta trovando la luce dei riflettori. Hanno scelto soprattutto il palcoscenico europeo, dove nel 2024 hanno ottenuto due podi: la vittoria è arrivata in Polonia, battendo piloti con esperienza nel Mondiale. I due, lui di Vobarno 25 anni, lei bergamasca di Castione della Presolana 26 anni, coppia in auto e nella vita, hanno fatto visita al Giornale di Brescia raccontando del loro ottimo 2024.
Gli inizi

La passione per il motorsport per entrambi è stata indotta dai papà, che hanno corso come navigatori. Lenzi aveva in realtà iniziato nello sci, Mabellini con il tennis, entrambi a livello nazionale. Poi gli infortuni li hanno costretti a fermarsi e guardare a sport diversi. La passione dei genitori è stata fondamentale nell’appoggiare la scelta per l’automobilismo.
Mabellini ci tiene a sottolineare che non ha mai fatto kart, ma la sua formazione automobilistica, fin dall’età di 4 anni, è stata sui simulatori. «Ho cominciato con un volante vero, nei rally circuit – racconta – quando avevo 17 anni. Ho fatto due anni di Trofeo Fiat 500 in Europa, piazzandomi secondo nel secondo anno. Ho fatto anche un anno in pista nel Tcr europeo, ma il mio amore erano i rally».
L’Italian Talent
Ecco poi l’Italian Talent, vinto nel 2017 da Lenzi e l’anno successivo Mabellini, che come premio aveva la partecipazione alla prova Mondiale in Sardegna, saltata per mancanza di patente. Così la prima gara insieme è stato il Milano Rally Show. «Solo chi aveva una licenza estera, anche senza patente, poteva parteciparvi, come ha fatto Rovanpera. Ho cercato di intervenire sulla Federazione automobilistica italiana che ha deciso di dare la stessa possibilità anche a noi, togliendo la parola “estera” dal regolamento».
Così mentre nelle prove speciali guidava Mabellini, nei trasferimenti in mezzo al traffico il volante passava a Lenzi. «Ho corso, unico italiano, come minorenne nelle gare su strada – ricorda Mabellini – con una Peugeot 207 super 2000». Con la patente sono arrivate anche le prime gare al volante della Peugeot 208 R2: il Camunia Rally, gara in Vallecamonica, con successo assoluto e il Rally del Friuli, campionato italiano, con un quarto posto.
Svolta

La coppia si è divisa l’anno dopo, con Mabellini impegnato in gare europee con la Fiat Abarth 124. Il ritorno in coppia nel 2021 nel Clio Trophy by Tok Sport, che, come premio per il vincitore del campionato, aveva la partecipazione l’anno successivo a tre gare di Europeo in qualità di pilota ufficiale Renault. «Io e Virginia l’abbiamo conquistato con tre vittorie su cinque gare, quindi nel 2022 abbiamo fatto le prove dell’Europeo, con tre gare offerte da Renault e le altre pagate dalle nostre famiglie. Siamo arrivati secondi nel campionato, mentre in Italia abbiamo conquistato la classifica under 25 e il campionato due ruote motrici».
Nel 2023 il salto di categoria, finalmente nella massima, sempre nel campionato europeo, appoggiato dal costruttore di gomme indiano Mrf Tyres, dalla scuderia Mirabella Millemiglia e dalla suo braccio sportivo la Northon Racing di Romano Pasquali. «Abbiamo partecipato a sei gare europee poi abbiamo finito il budget e allora siamo passati al campionato italiano. Abbiamo partecipato al Rally di Piacavallo che abbiamo vinto, poi il Rally 1000 Miglia dove siamo arrivati terzi e finito al Rally di Monza ultima gara del campionato italiano assoluto, che abbiamo vinto».
L’Europeo
Si arriva al 2024 con impegni nell’Europeo, campionato principale, e nell’Italiano assoluto, utilizzato per sviluppare le gomme e fare tanti chilometri con la Skoda del team Delta Rally di Vicenza. «Abbiamo salvato la stagione nelle ultime due gare – dice Mabellini –. Per il futuro ci auguriamo di salire sul podio finale del campionato europeo. Questo è il nostro obiettivo per il 2025. Potremmo anche fare due gare del Mondiale rally. Quello delle Canarie che conosciamo già e che nel 2025 sarà nel Mondiale è probabile. L’altro è ancora da decidere».
Il duo bresciano bergamasco si è poi dato una data: il prossimo biennio sarà decisivo, anche perché l’altro obiettivo è quello di fare una famiglia. «Speriamo di diventare professionisti, non lasciando comunque il lavoro attuale: io sono istruttore al Porsche Experience Center in Franciacorta, mentre Virginia segue, nello stesso luogo, la pista di Kart interna del centro».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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