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Lamberti lancia la 4x100 mista e poi diventa d’oro

Nuota al mattino la batteria che qualifica gli azzurri con il miglior tempo: seconda medaglia europea
Da sinistra: Miressi, Ceccon, Martinenghi e Rivolta - © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra: Miressi, Ceccon, Martinenghi e Rivolta - © www.giornaledibrescia.it
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Due ori e un argento: è questo il bottino finale dei bresciani agli Europei di nuoto di Roma. Tre medaglie raccolte nello stesso modo, ossia nuotando la batteria di una staffetta e poi aspettando l’esito della finale dalla tribuna. Niente salite sul podio quindi, né fotografie ufficiali, ma almeno la medaglia c’è.

Crescita

Michele Lamberti aveva cominciato con l’argento nella 4x100 mista, Alessandro Bori aveva continuato con l’oro nella 4x100 stile libero, Michele Lamberti ha concluso con l’oro nella 4x100 mista. Due metalli nel cassetto, quindi, per il portacolori di Gam Team e Fiamme Gialle, che esce dall’Europeo conscio del percorso da compiere se intende strappare la convocazione per i Giochi di Parigi 2024. Mancano ancora due anni all’appuntamento a cinque cerchi ed il messaggio di Roma 2022 è che al momento nel dorso Ceccon è di un’altra dimensione, ma alle sue spalle il migliore degli italiani - e quindi deputato a nuotare le batterie delle staffette - è Lamberti.

Ieri il figlio di Giorgio e Tanya Vannini si è espresso in 54’’95 nella prima frazione del turno mattutino, cedendo il testimone al ranista Federico Poggio (59’’70). Terza frazione per il delfinista Federico Burdisso (51’’37) e chiusura dello stileliberista Manuel Frigo in 48’’33. Il complessivo restituisce all’Italia il miglior crono delle batterie in 3’34’’35.

Nella finale serale l’Italia rimescola completamente le carte, cambiando tutte le pedine e schierando i fuoriclasse della pattuglia tricolore. La fatica a pancia in su tocca ovviamente a Thomas Ceccon, fresco trionfatore dei 100 dorso, che stampa sul tabellone 52’’82. In seconda frazione tocca a Nicolò Martinenghi esibirsi a rana, con un crono di 57’’72. Nel delfino il titolare stavolta è Matteo Rivolta, unico cambio rispetto al quartetto trionfatore due mesi al Mondiale di Budapest. Il farfallista non fa rimpiangere il collega Burdisso - schierato al mattino con Lamberti - e con due vasche da 50’’75 lancia nel migliore dei modi Alessandro Miressi. Il gigante torinese chiude in 47’’17 e consegna all’Italia l’oro in 3’28’’46, record dei campionati.

L’argento è della Francia, (3’32’’50), il bronzo dell’Austria in 3’33’’28. La regola degli Europei premia anche i frazionisti della batteria e così a ricevere l’oro in casa Italia sono in otto. Tra di loro pure Michele Lamberti, che oggi tornerà a casa con due medaglie in più nello zaino e un sacco di esperienza che dovrà far fruttare nella prossima stagione. Discorso simile anche per Bori: che la rassegna continentale sia per loro solo un punto di partenza.

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