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Lamberti fissa il nuovo obiettivo: «Crescere nei 100 per le Olimpiadi»

Marco Nicoliello
Michele è già rincasato e da oggi torna al lavoro: «Il bronzo iridato ripaga i tanti sacrifici fatti»
Michele Lamberti celebra il bronzo iridato dei Mondiali di nuoto a Doha con la 4x100 misti
Michele Lamberti celebra il bronzo iridato dei Mondiali di nuoto a Doha con la 4x100 misti
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Non c’è tempo per festeggiare. In estate una medaglia mondiale sarebbe stata celebrata a lungo, adesso il podio iridato raccolto con la 4x100 mista ai Mondiali di nuoto a Doha appartiene già al passato di Michele Lamberti, perché a due settimane dai Trials olimpici non si può abbassare la guardia.

Domenica sera Lamberti e compagni sono andati a letto presto, perché ieri mattina lo shuttle che li ha condotti all’aeroporto si è presentato davanti al loro hotel alle 5.30. Il volo da Doha a Malpensa è decollato alle 9 e atterrato poco dopo le 13. Il nuotatore delle Fiamme Gialle ha raggiunto Brescia nel pomeriggio, ma si è trattenuto a casa dei genitori appena un paio d’ore. Dopo cena ha preso la via di Verona, dove stamattina riprenderà regolarmente gli allenamenti al centro federale agli ordini di Alberto Burlina.

«Il Mondiale è stata una bellissima esperienza, ricorderò la medaglia per sempre, perché è stata la prima per me in una rassegna iridata in lunga. Una soddisfazione che ripaga i tanti sacrifici. Adesso, però, devo rimettermi subito al lavoro: la strada per le Olimpiadi di Parigi passa dagli Assoluti di Riccione di inizio marzo».

L’obiettivo in Romagna sarà stampare il minimo a cinque cerchi sui 100 dorso: 53’’29. In Qatar Lamberti ha nuotato le due vasche a pancia in su in 53’’73, significa che al momento è distante 44 centesimi dall’obiettivo.

«Nel nuoto non si improvvisa, i tempi arrivano se si macinano chilometri in allenamento e si curano tutti i dettagli in maniera impeccabile – afferma Lamberti –. Discuterò con Burlina il programma da qui al 5 marzo e valuteremo quali altre gare convenga fare a Riccione». Probabilmente dopo i 100 dorso, Michele nuoterà i 100 delfino, evitando i 200 dorso, ovviamente la staffetta mista con le Fiamme Gialle.

In prospettiva olimpica, il treno per i 100 dorso passerà solo a marzo, ma fino al Sette Colli di giugno ci si potrà ancora qualificare per la staffetta. Se Lamberti dovesse fare il tempo agli Assoluti il pass sarebbe automatico, altrimenti dovrà augurarsi che oltre a Ceccon nessun altro azzurro faccia meglio di lui. Al momento, infatti, Lamberti è l’unico dorsista italiano, oltre al vicentino, ad avere lo standard olimpico fissato da World Aquatics (53’’74). Ciò gli consentirebbe, nel caso la Federazione decidesse di portarlo ai Giochi come riserva della staffetta, di poter essere comunque iscritto anche alla prova individuale.

Ma questi sono discorsi che andranno affrontati dopo i Primaverili. Adesso l’obiettivo dovrà essere uno solo: migliorare il personale tra due settimane. «Al Mondiale ho capito che il lavoro fatto a Verona insieme a Ceccon sta portando i suoi frutti – conclude il bresciano –. Sono fiducioso anche per il prosieguo della stagione». Ovviamente a Parigi Ceccon si riprenderà il posto da titolare in staffetta, quindi per la 4x100 mista a cinque cerchi Lamberti punta a divenire il primo dorsista di riserva.  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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