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Lamberti e Gamba, figli d'arte diventati campioni

I due medagliati bresciani agli Europei di nuoto e judo puntano alle Olimpiadi di Parigi 2024
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FIGLI D'ARTE CRESCONO
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Figli d’arte, capaci di superare le difficoltà, e con un pensiero fisso nella mente: Parigi 2024. La settimana appena trascorsa ha illuminato i volti giovani di Michele Lamberti e Giacomo Gamba, sorridenti sul podio ai campionati europei. Quelli assoluti in vasca corta, per il nuotatore erede di Giorgio, quelli riservati agli Under 23 per il judoka figlio di Ezio.

Dai genitori hanno preso entrambi l’amore per lo sport, dedicandosi alla medesima disciplina che aveva decorato di gloria l’illustre papà. Michele ha trovato quindi spontaneamente nella piscina il luogo in cui esprimersi, Giacomo non ha avuto dubbi a scegliere il tatami. Classe 2000, Michele Lamberti è stato la rivelazione dell’Italnuoto nella rassegna continentale di Kazan. Al suo esordio con la Nazionale maggiore è andato oltre le attese, raccogliendo cinque medaglie, stabilendo quattro record italiani individuali e contribuendo a un record del mondo e a uno nazionale nelle staffette. Il figlio mediano di Giorgio e Tanya Vannini ha dimostrato sia di poter spaziare dai 50 ai 200 (argento nei 50 dorso e bronzo nei 200 dorso) sia di poter eccellere anche nel delfino: argento nei 100 farfalla.

Classe 1999, Giacomo Gamba ha calpestato il gradino più basso del podio nel torneo degli 81 chilogrammi all’Europeo Under 23 di Budapest. Nei quarti di finale era stato sconfitto dal georgiano Akhalkatsi, ma non si è scomposto, tuffandosi nei recuperi con grinta e determinazione e portando a casa i combattimenti che gli hanno garantito il bronzo. In comune.

Entrambi nati a Brescia, separati da un anno e cinque mesi, Michele e Giacomo sono stati accomunati dalle difficoltà fisiche che hanno intaccato la loro preparazione. Nel 2019 Michele ha perso una parte della stagione per via dei malanni, nel 2020 era tornato in spolvero ma sul più bello è stato costretto a fermarsi: un mese di isolamento domestico non gli ha consentito di partecipare ai Tricolori primaverili e di conseguenza poter ambire agli Europei Assoluti. Giacomo invece è tornato ad allenarsi da meno di un mese, dopo aver trascorso la parte finale dell’estate a riposo in quanto colpito da un’infezione.

Nel momento di dolore entrambi non si sono abbattuti e non hanno mollato, rilanciando. Michele è tesserato per le Fiamme Gialle, Giacomo per i Carabinieri, ma ambedue restano legatissimi ai club in cui sono cresciuti: Gam Team per il nuotatore, Forza e Costanza per il judoka. Partendo da Brescia tutti e due sono pronti per centrare l’impresa del triennio, vale a dire qualificarsi ai Giochi olimpici di Parigi 2024. Nella stagione olimpica Michele compirà 24 anni, Giacomo 25, l’età ideale per cullare sogni. Ma prima di allora ci saranno ancora tre annate zeppe di eventi nei quali cercare di calpestare, ancora, più volte, il podio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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