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La moto si veste da scooter

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L’obiettivo - forse troppo ambizioso - era di proporre qualcosa di completamente inedito e che potesse contrapporsi allo strapotere (commerciale) del TMax di casa Yamaha: l’intento non è del tutto riuscito alla Honda che con lo scooter moto (o moto scooter?) Integra non ha certo raccolto i risultati commerciali sperati che sarebbero però stati ampiamente meritati e giustificati per un mezzo che all’atto pratico si dimostra eccellente. La riuscita dal punto di vista tecnologico è innegabile perché l’Integra 750 (nata 700, col due cilindri di 670 cc.) ha al suo attivo frecce di non poco conto: una ciclistica da vera moto (ruote da 17, trasmissione finale a catena, ecc.) un motore a due cilindri di buone prestazioni, consumi molto ridotti e affidabilità a tutta prova ma - soprattutto - un favoloso cambio a doppia frizione (DCT: Dual Clutch Transmission) dal funzionamento, dalla efficacia e dalla comodità esemplare.

L’Integra fa parte della terna NC nata nel 2012 e dotata della stessa ciclistica e dello stesso motore: il bicilindrico con il blocco termico inclinato in avanti (baricentro più basso) è dotato di raffreddamento a liquido, iniezione elettronica, controalbero per annullare le vibrazioni; è un propulsore molto moderno ed efficiente che si dice sia nato da una costola - è la metà esatta come cilindrata - del quattro cilindri di 1340 cc. della Honda Jazz, auto giapponese di grande successo. Il motore dell’Integra, e di tutta la serie NC (oggi portato al limite dei 750 cc.), ha dalla sua una notevole fruibilità e dolcezza a ogni regime di marcia, consumi molto contenuti (ci si avvicina realmente ai 30 chilometri con un litro di benzina) e costi di manutenzione ridotti grazie anche al chilometraggio più elevato deciso da Honda tra un tagliando di controllo e un altro. La terna delle NC viene proposta nella versione «S» (naked pura), nella più comoda «X» (crossover moderna) e, appunto, con questa innovativa Integra che adotta la stessa ciclistica e meccanica delle due moto sciolte ma si veste da scooter; nell’Integra il cambio a sei rapporti è solo quello robotizzato (completamente automatico o manuale) mentre nelle due motociclette «S» e «X» si ha la possibilità (il listino cambia di 1.000 euro a sfavore del cambio DCT) di scegliere anche il tradizione cambio meccanico con comando a pedale.

Scooter o moto o niente di tutto questo? Salendo in sella all’Integra si ha l’impressione, per impostazione di guida e comodità, di essere su una motocicletta vera con le naturali reazioni di questa per via delle ruote di grande diametro, delle sospensioni molto precise, della trasmissione finale a catena e del reparto freni (con ABS di serie) pronto e a punto; in tema di comfort inteso come protezione dall’aria la parte scooteristica di questa sette e mezzo Honda emerge nella stagione fredda (l’ampio cupolino è molto protettivo) e nel delle gambe offerto dall’ampia carenatura anteriore, tipica della scuola scooteristica. Nella guida e nell’uso l’Integra si rivela più moto: il cambio robotizzato (con una doppia posizione per anticipare o posticipare il cambio dei sei rapporti) qualche volta inserisce e toglie troppo rapidamente - è autoadattivo - i cambi di marcia sia in salita sia in scalata, mentre un più tradizionale e scooteristico CVT (Continuous Variable Transmission) dà più dolcezza e continuità nella trasmissione, non garantendo spunto e ripresa che nell’Integra sono evidenti e possenti.

Integra 750 è dunque l’offerta attuale di Honda nel settore degli scooteroni. Oggi l’offerta che si contrappone al TMax vede tra i maxi scudati appunto questo modello Honda (a metà tra scooter e moto), l’ottimo Bmw 650 (tecnologia in parte Kymco) e il sempiterno Suzuki Burgman 650: l’Honda Integra 750 ha dalla sua un prezzo di listino più basso (9.100 euro) e una progettazione decisamente più moderna di quella oggi proposta dai competitors.

Luca Scarpat

PREGI

Soluzioni innovative.

Cambio DCT (vero cambio robotizzato).

Parziale protettività da scooter.

Guida da moto.

DIFETTI

Trasmissione finale a catena.

LISTINO

9.100 euro.

ACCESSORI

Bauletti e borse laterali.

Manopole riscaldabili.

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