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L'850 Srv insidia il primato del mitico TMax

Il grosso scooter è una rivisitazione, in chiave moderna e sportiva, del conosciuto GP 800 del 2007 con lo stemma Gilera
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Nel settore dei maxi scooter sportivi il predominio pressoché assoluto del TMax di casa Yamaha sembra essere inscalfibile anche se il Gruppo Piaggio, dapprima con il Gilera GP 800 e ora con l'Aprilia 850 Srv può attentare efficacemente alle posizioni da leader che lo scudato giapponese ottiene di continuo nelle vendite europee (soprattutto in Italia e in Francia). Il grosso scooter dell'Aprilia è una rivisitazione, in chiave più moderna e sportiva, del conosciuto GP 800 uscito nel 2007 con lo stemma Gilera: già da allora - e le posizioni di vertice in questo senso sono state mantenute - il due cilindri di 800 centimetri cubici di cilindrata rappresentava un record sia in fatto di cilindrata sia in fatto di potenza, ovviamente espressa su una moto dalle ruote piccole.

La Piaggio ha da qualche mese riposizionato questo potente scooter, inserendolo nella linea sportiva dell'Aprilia: la sigla Srv riprende quella adottata già da tempo sulle grosse mille a quattro cilindri ma anche l'estetica è rinnovata proprio con l'ottica di rendere questo mezzo molto sportivo sia nell'estetica sia nei contenuti. E se il look è palesemente grintoso non da meno è il contenuto tecnologico di questo 800: il due cilindri di quasi 840 centimetri cubi di cilindrata è l'ultima versione del propulsore con schema a «V», mentre l'elettronica è stata messa in campo con un efficace Abs abbinato ad un altrettanto pronto controllo di trazione (ATC), regolabile dal guidatore nella sua intensità di intervento.

Elettronica applicata alla ricerca della massima sicurezza di guida per uno scooter che dalla sua vanta una elevata potenza massima (ben oltre i 70 cavalli), con velocità raggiungibili decisamente elevate e gestibili solo con accurati sistemi di controllo e di limitazione della cavalleria in momenti difficili (trazione ridotta, fondo stradale sdrucciolevole). Lo schema a «V», con angolo tra i cilindri di 90 gradi, è rimasto immutato nel bicilindrico della Srv, di derivazione Piaggio Gilera: la distribuzione si basa su un singolo albero a camme in testa che comanda quattro valvole per cilindro; due le candele per ogni cilindro con l'alimentazione affidata a una sofisticata iniezione elettronica, oggi a norma Euro 3 ma già con tutti i parametri per rientrare nella futura versione Euro 4 che tra qualche mese sarà resa obbligatoria sui nuovi mezzi a due ruote.

La forza - vincente - degli scooter sta molto spesso nella trasmissione e nella tipologia del cambio: si è quasi sempre in presenza di automatismi (CVT, doppia frizione, cambio sequenziale con diversi setting) che rendono facile e divertente la guida e Aprilia anche per questa nuova versione dell'Srv ha scelto l'automatismo CVT abbinato, e questa non è una soluzione comune, a una trasmissione finale che vanta la classica corona e catena a rulli, al fine di ottenere una trasmissione della potenza senza troppi cinematismi intermedi.
Negli scooter di grossa cubatura (Yamaha TMax, Honda Integra, Suzuki Burgman) sempre più spesso la ciclistica gioca un ruolo fondamentale per abbinare alla consolidata comodità di un mezzo non certo di genesi sportiva una buona sicurezza in tutte le condizioni di marcia: sull'Aprilia Srv 850 la forcella ha steli da 41 millimetri mentre al posteriore il sistema monoammortizzatore è accoppiato a un forcellone a due bracci direttamente collegato al telaio a doppia culla realizzato, dalla sua, in traliccio di tubi di acciaio.

La ruota anteriore ha un cerchio di 16 pollici mentre sulla ruota poste-riore la misura della gomma è da 15; i freni a disco sono tre con la coppia anteriore che ha un diametro di 300 millimetri e con l'unità posteriore leggermente più piccola (da 280) e ottima la soluzione dell'Abs di serie, altamente consigliabile.

Lunga è la lista degli accessori (racing e turistici) che Aprilia ha previsto per questa nuova versione del suo maxi scudato: il prezzo di listino di 9.600 euro può dunque salire (piacevolmente) con la scelta di accessori originali e dei tanti cataloghi after market.

Luca Scarpat

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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