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Grand Slam: il secondo posto di Bellandi brilla di luce propria

Mario Nicoliello
Al rientro dopo quasi sei mesi viene fermata solo in finale, ma regala lampi di classe
La Bellandi sul tatami - Foto Coni.it
La Bellandi sul tatami - Foto Coni.it
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Il podio internazionale è sempre il paese delle meraviglie di Alice Bellandi, che pur abbandonando il gradino più alto resta comunque aggrappata ai piani superiori, accontentandosi della seconda posizione nella tappa del Grand Slam di judo andata in scena ad Abu Dhabi.

Momenti

La campionessa olimpica e mondiale in carica, al ritorno in azione dopo essersi tinta d’oro nella rassegna iridata di Budapest a metà giugno, scandisce con un’altra prova di livello sublime la sua supremazia nel torneo dei 78 chilogrammi. Stavolta però a sbarrarle la strada verso la vittoria è la tedesca Anna Monta Olek. Seconda, ma comunque contenta, perché la ventisettenne judoka bresciana in questo anno post olimpico ha centellinato i suoi sforzi, presentandosi in gara sono in due occasioni, in Ungheria e negli Emirati Arabi Uniti.

Cammino

Nel penultimo torneo stagionale del World Tour 2025 - la tappa conclusiva sarà il 6 e il 7 dicembre a Tokyo, ma Bellandi al momento non risulta tra le iscritte - la portacolori delle Fiamme Gialle è inappuntabile nel percorso verso la finale, gestendo i combattimenti con classe sopraffina, nonostante gli oltre cinque mesi di assenza da un tatami ufficiale. A farne le spese nella domenica sul Golfo Persico sono state nell’ordine, sempre con supremazia netta da parte dell’azzurra, dapprima la finlandese Emma Krapu, sconfitta per ippon prima del limite, quindi la francese Kaila Issoufi, che prima si è presa una penalità e poi ha subito un waza-ari, infine la giapponese Mizuki Sugimura, sconfitta per waza-ari.

A quel punto restava come ultimo scoglio la teutonica Olek - già battuta proprio nella finale del Mondiale sul tatami magiaro - che stavolta è stata brava a neutralizzare le prese di Bellandi nei quattro minuti regolamentari, per poi rischiare il tutto per tutto nel golden score, riuscendo appunto a spuntarla nel tempo supplementare con una precisa immobilizzazione a terra. La riedizione della sfida che valse alla bresciana il titolo mondiale a Budapest si chiude quindi con un diverso risultato, ma il secondo posto non scalfisce il valore della bresciana, i cui numeri restano meravigliosi.

Per la judoka di via Cremona, ormai di stanza a Ostia, quello di Abu Dhabi è il decimo podio in un torneo Slam, ma soprattutto il nono consecutivo. Prima di ieri l’ultima sconfitta di Bellandi in un torneo individuale (escludendo le sconfitte nelle prove a squadre) risaliva al Mondiale 2024, quando perse in finale contro la tedesca Anna-Maria Wagner, atleta ritiratasi quest’anno.

Da sottolineare infine come in chiusura di programma, si sia materializzata anche la terza piazza di Erica Simonetti (+78 kg), che si è regalata la prima gioia di sempre in un torneo del massimo circuito internazionale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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