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Ginnastica, la Brixia deve accontentarsi di chiudere il campionato al secondo posto

Erika Veschini
Dopo un dominio totale di 10 anni una stratosferica Esposito costringe la squadra bresciana al secondo gradino del podio
  • Ginnastica, la Brixia chiude la stagione al secondo posto
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Anche le regine, a volte, perdono la corona. È quanto è successo oggi, contro ogni previsione e aspettativa, a Firenze nell’atto conclusivo della Final Six di ginnastica artistica. La finalissima che assegna il tricolore è stata vinta dalla Ginnastica Civitavecchia, cha ha sottratto alla Brixia il regno della polvere di magnesio italiana, su cui regnava incontrastata da dieci anni.

Tutto era pronto per i festeggiamenti dello scudetto numero ventidue, anche perché nelle tre prove di regular season del campionato la squadra bresciana aveva dato prova della sua schiacciante superiorità. Invece ieri, nonostante i favori del pronostico, è stato il sodalizio laziale a conquistare lo scettro. Trenta i punti speciali conquistati dalle ginnaste trascinate da una grandissima Manila Esposito, contro i ventisette della Brixia, anche se il punteggio tecnico delle lombarde è stato superiore (162.750 contro 160.550).

Regolamento

La formula della Final Six, introdotta qualche anno fa appositamente per rendere meno monotono un campionato che nelle ultime dieci stagioni ha avuto una sola protagonista, è stata fatale per le ginnaste guidate da Enrico Casella, che hanno comunque concesso qualcosa in più rispetto alla neocampionessa continentale all around, che ha decisamente strabiliato il pubblico con tre esercizi tutti al di sopra dei 14 punti (14.550 in trave, 14.200 al corpo libero e 14.400 alle parallele asimmetriche) e un avvitamento e mezzo al volteggio (13.950).

Esposito ha trascinato le compagne July Marano, Nunzia Dercenno, Emma Recchia e Lorenza Fornari, che sono diventate le nuove campionesse italiane, portando per la prima volta lo scudetto in casa della società.

Le prove

Nelle file della Brixia Alice D’Amato, campionessa europea in carica alle parallele, non è stata impeccabile sul suo attrezzo d’elezione (13.350) e al corpo libero, con un’uscita di pedana (13.550). Qualche problema alla trave per Elisa Iorio (11.650) dove invece si è ben comportata Angela Andreoli (13.500), ottima protagonista anche al quadrato (14.000). Giorgia Villa, assente a Rimini, ha coperto corpo libero (12.950) e parallele (14.150) mentre Martina Maggio si è ben esibita al volteggio (13.850) e alla trave (13.500).
Sul terzo gradino del podio è salita la Libertas Vercelli della giovane Giulia Perotti, protagonista agli europei juniores. L’ultima competizione per i titoli di migliori ginnaste d’Italia saranno i campionati assoluti, in programma a inizio luglio, ultimo e fondamentale banco di prova anche in vista delle scelte che il direttore tecnico nazionale Casella dovrà compiere per le Olimpiadi di Parigi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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