Altri sport

Gimondibike, la sfida adrenalinica in diretta su Radio Bresciasette

Ospite del Magazine di Maddalena Damini, l'ex ciclista pro e promoter Beppe Manenti ha raccontato i segreti della gara
Magazine tv: la puntata del 12 settembre 2022 con Beppe Manenti
AA

Procedono spediti i preparativi per la Gimondibike, la classica granfondo o marathon giunta alla 21esima edizione, prima ancora che le definizioni di granfondo o marathon venissero coniate. Un competizione che vede il Giornale di Brescia media partner e pertanto in diretta a partire dalle 9.30 su Radio Bresciasette con Fulvio Marini, Ruggero Tavelli e Paolo Mei ad accompagnare la manifestazione al via domenica 25 da Iseo alle 9.45. Una manifestazione storica per la nostra provincia, ma si può dire anche a livello internazionale, che ha nell’ex ciclista pro Beppe Manenti il suo fido condottiero nel nome e per conto di Felice Gimondi, indimenticato campione delle due ruote.

Su Teletutto

Per promuovere questa nuova edizione Manenti è stato ospite ieri mattina nel Magazine di Teletutto e RadioBs7 condotto da Maddalena Damini rivelando alcune curiosità in merito alla manifestazione agonistica dedicata alle due ruote grasse. La copertina creativa che caratterizza, con una frase ad effetto, ogni edizione è frutto dell’ingegno e della passione grafica dello stesso Manenti. Quest’anno lo slogan che riporta un guantone da boxe è «picchia forte sui pedali».

Numeri e segreti

Una manifestazione ultraventennale, con una sola pausa dovuta al Covid 19, che è passata dal record di oltre 2500 partecipanti fatto segnare nel 2009 e 2010 fino ai numeri contenuti, sotto il migliaio, dello scorso anno. «Il Covid ha segnato tutte queste manifestazioni ciclistiche riducendone la partecipazione» - spiega Manenti che tuttavia intravede timidi segnali di ripresa.

Dai 37 chilometri iniziali il percorso ha subìto alcune modifiche per includere il più possibile passaggi spettacoliari nei vigneti della Franciacorta fino ai 53 attuali senza un percorso esasperato ma con due punti tecnici cronometrati rimasti tuttavia inalterati: il Polaveno, allungato fino alla località Marus e la Madonna del Corno. «Quest’ultima ascesa con pendenze in doppia cifra è di soli 1320 metri eppure ha fatto penare anche ciclisti professionisti come il due volte vincitore del Giro d’Italia costretto piede a terra sulle arcigne pendenze. Il record della scalata appartiene ad un colombiano ed è superiore ai 6 minuti» - ha detto Manenti che invita tutti gli appassionati a cimentarsi in questa competizione (iscrizioni sul sito www.gimondibike.it).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia