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Enduro, Balzarini e Tetoldini campioni d’Italia con le moto d’epoca

Sessanta anni il primo, 28 il secondo: entrambi corrono per il Mc Rs ’77 «Una grande passione»
Giorgio Balzarini con la Puch Frigerio del 1976 - © www.giornaledibrescia.it
Giorgio Balzarini con la Puch Frigerio del 1976 - © www.giornaledibrescia.it
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Nei giorni scorsi a Massa Marittima, in provincia di Grosseto, si sono laureati campioni italiani di enduro i bresciani Giorgio Balzarini e Nicola Tetoldini, che hanno conquistato il tricolore nelle classi del «Gruppo 5», categorie che gareggiano con le moto d’epoca (moto da fuoristrada degli anni Settanta e Ottanta) e che da ormai qualche anno catalizzano un gran numero di consensi per l’alto livello di tecnica e di spettacolarità.

Le vittorie di Balzarini e Tetoldini - ambedue piloti del motoclub Rs.’77 - si caratterizzano non solo per la bravura e le prestazioni dimostrate in gara, ma anche per il diverso approccio anagrafico: Giorgio Balzarini con le sue sessanta primavere era già un campione nella regolarità di un tempo, mentre il più giovane Nicola Tetoldini (28 anni) ha approcciato questi campionati d’antan per la sua grande passione per i mezzi di un tempo. Il grande merito ed impegno di questi piloti sta nell’aver conquistato i due titoli in sella a motociclette che da circa cinquant’anni hanno seguito una costante evoluzione nei motori e nella ciclistica, non alleggerendo per nulla bravura tecnica che ogni endurista deve dimostrare nel momento della competizione.

«Quest’anno ho compiuto sessant’anni - dice Balzarini -, ma la mia carriera agonistica è iniziata a diciotto anni dopo i primi passi in sella a una magnifica Fantic. Ho smesso nel 1991 e ho poi ripreso alla soglia dei cinquant’anni di età: dopo il matrimonio ed i figli ho sentito forte il desiderio di tornare alle competizioni il Gruppo 5 mi ha permesso di rimettermi in gioco». Balzarini ricorda di aver ritrovato in questi anni tanti amici di un tempo: «Grazie al motoclub Rs ’77, che mi ha assistito in modo impeccabile - continua Giorgio - ho conquistato il titolo 2022 della 250 in sella alla mia Puch Frigerio del 1976 curata da Mario Valsecchi, ripetendo la vittoria del 2020».

«Ho vinto l’Italiano guidando un’Ancillotti-Villa 250 del 1981 - dice il 28enne Tetoldini - ed ho così bissato il mio successo del 2018, allora in sella a una 125. Corro dal 2013 con le Ancillotti di Alfredo Gramitto Ricci (registro storico Ancillotti), seguendo così la passione che mi ha passato mio papà Luciano, pure lui un tempo impegnato nelle competizioni». Oggi Nicola vince in sella e Tetoldini senior è il suo prezioso accompagnatore e meccanico: «Nel 2022 ho corso tutte le sette gare del campionato e vorrei ripetermi nel 2023».

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