Due cilindroni e due selle per la «Foxy Lady»

Marketing e capacità d'impresa nelle mani del milanese Giorgio Sandi e realizzazione nelle altrettanto abili mani di Luciano Andreoli, che ha la sua factory in quel di Rovato. Nasce così la Headbanger che dal 2010 a oggi si è imposta - e non solo sul mercato italiano - come faconda produttrice di una gamma di moto custom assai richieste in tutto il mondo.
Oggi il catalogo della Headbanger è composto da sei modelli, ma la capacità di Sandi e Andreoli è anche quella di personalizzare ogni moto secondo le volontà e le esigenze del cliente che realizza così il sogno di avere una moto unica, costruita però con le caratteristiche positive di una gamma industrializzata, che ha nella sicurezza e nella qualità produttiva e di progetto tanti punti a suo favore.
Il modello «Foxy Lady» ha, ovviamente, in comune con le altre moto della Headbanger il motore due cilindri a 'V' di scuola americana (dai 1600 ai 2000 cc a seconda dei modelli), decisamente adatto a questo tipo di moto custom: lo storico marchio della Harley Davidson e la Victory, altra casa statunitense, condividono quindi con Headbanger questo schema motoristico che offre grande coppia ai bassi e medi regimi, robusta schiena al momento di erogare la potenza, sound molto personale; sul piano estetico, le moto che escono dallo stabilimento di Rovato sono certo molto personali anche se gli stilemi delle più classiche custom o dei più originali bobber si riconoscono in più di un modello: la stessa Foxy Lady è proposta in versione monoposto (bobber) oppure con la sella doppia che permette il trasporto del passeggero.
Il motore di 1.640 centimetri cubi di cilindrata è prodotto dall'americana RevTech e ha alcune caratteristiche particolarmente gradite a chi del bicilindrico a 'V' fa quasi un oggetto di culto: di 45 gradi è l'angolo tra i cilindri, la distribuzione è rigorosamente ad aste e bilancieri, il raffreddamento è ad aria e l'alimentazione è a carburatori; il tutto è rigorosamente a norma Euro 3 e la non volontà di adattare la più moderna iniezione elettronica è proprio per garantire quella regolarità di passaggio ai bassissimi regimi che piacciono ai bikers delle più vere custom e cruiser.
Il cambio della Foxy Lady è a cinque rapporti con la trasmissione primaria che trasmette il moto attraverso una cinghia gommata - in bella vista - che ha impresso il logo Foxy Lady. Le vibrazioni di questo due cilindri, seppur controllate, fanno parte del gusto di questi motori che hanno un regime minimo quasi «trattoristico», spingendo poi una buona potenza ai medi regimi accompagnati da sound decisamente particolare (contenuto comunque nella versione di serie che ovviamente ha superato tutte le omologazioni di legge).
L'estetica della Foxy Lady - nelle due versioni - può essere ancor più personalizzata dalle scelte che il cliente desidera nella sua fase di configurazione iniziale: anche il diametro delle ruote è una delle caratteristiche modificabili nella Headbanger così come altri accessori che possono variarne la posizione in sella e le misure di avancorsa e luce a terra.
Il risultato finale è comunque decisamente gradevole con una ricercatezza nelle finiture che solo una produzione quasi artigianale, benché industrializzata in termini di qualità e di sicurezza, può offrire.
Il telaio di tipo Softail è abbinato a una forcella con steli da 43 millimetri di diametro; due freni a disco da 292 millimetri assicurano decelerazioni sufficienti (la concorrente Harley sfoggia però l'Abs) mentre le ruote, nella configurazione di base, sono da 16 pollici.
La Headbanger Foxy Lady costa circa 24.000 euro: le personalizzazioni e gli accessori per renderla unica sono tanti, col listino che inevitabilmente lievita per avere una moto davvero unica.
Luca Scarpat
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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