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Coppa San Geo, oggi sul Garda la «classica» di apertura

La gara organizzata da Pozzani parte alle 12.30 da Ponte San Marco e termina a San Felice
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E venne il giorno tanto atteso. La coppa San Geo inaugura la stagione nazionale dei dilettanti e l’atmosfera è di eccitante attesa, frizzante come l’aria che troveranno i corridori alla partenza dopo il temporale di ieri sera. Novantotto edizioni del trofeo ciclistico nato nel milanese con una formula da coppa America di vela (la società vincente si impegnava ad organizzare il trofeo l’anno seguente) per 43 anni mentre da 45 si corre in pianta stabile nel Bresciano per la regia di Gianni Pozzani e con un record particolare: dal 1925, anno della prima edizione si è sempre disputata. Neppure la guerra mondiale l’ha fermata e tanto meno la recente pandemia di Covid.

La storia di una corsa

Una corsa dal fascino unico, una Sanremo dei dilettanti, valida anche come trofeo Caduti di Soprazocco memorial Giancarlo Otelli e Attilio Necchini che prenderà oggi le mosse alle ore alle 12,30 dal ristorante Albergo Sullivan di Ponte San Marco che ha ospitato negli ultimi anni la partenze e si conclude dopo 153 chilometri in via San Fermo a San Felice del Benaco per un finale che riporta all’antico quando ad inizio secolo la corsa si concludeva sempre in riva al lago di Garda. Il tracciato. Dopo la partenza due brevi tornate con passaggio a Calcinato e alla Dia alimentari e General Food come omaggio al comune che ha ospitato la partenza e al main sponsor che ha consentito lo svolgimento della manifestazione poi trasferimento verso il Garda con un’unica salita, quella di Monte Canale, progressiva e senza eccessivi strappi prima della discesa verso Polpenazze e poi Manerba del Garda. Su quest’ultimo territorio è imperniato il circuito centrale, sei giri da 10,7 chilometri pianeggianti ma tecnici prima di inserirsi nel circuito finale con sei volte la salita del Cisano con fondo in ciottolato. All’incirca un chilometro di salita da correre d’un fiato per presentarsi sul traguardo di San Felice del Benaco, probabilmente con una volata a ranghi ristretti oppure, come accadde nel 2006 con il brillante spunto del bresciano Roberto Ferrari che diede il là ad una straordinaria stagione che lo proiettò poi fra i professionisti. Il quartetto al vertice dell’organizzazione composto da Luigi Borno, Gianni Pozzani, Valentino Metelli, Rudy Zucca si è impegnato al massimo per produrre un altro spettacolo da sogno, sull’onda delle precedenti edizioni.

Per la 45esima volta la gara d’apertura del ciclismo dilettantistico si corre sulle strade bresciane, dal 1982 senza soluzione di continuità, a conferma dell’impegno profuso prima dal Gruppo sportivo Lombarda Tacchini e in seguito dal Gruppo sportivo Coppa San Geo. Partecipanti. Gli iscritti sono oltre duecento e i partenti effettivi saranno di poco inferiore alla quota massima ammessa che è di 200 corridori a seguito della deroga concessa dall’Fci. Sono 34 le formazioni al via, tra le quali quasi tutte le più prestigiose del ciclismo italiano. Ben undici le squadre italiane Continental (la serie C del professionismo o se preferite vederlo nell’altro senso la serie A del dilettantismo) al via e nonostante si tratti di una corsa nazionale sono presenti alcune formazioni stranieri e atleti in rappresentanza dei cinque continenti. La curiosità per molti è quella di capire lo stato di forma e iniziare a misurarsi dopo un inverno di preparazione. E quindi che vinca il migliore.

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