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Coppa delle Alpi, una terza tappa a zig zag sulle Alpi con arrivo a St. Moritz

Francesca Roman
Dall’Austria alla Germania, poi ancora l’Austria, la Svizzera, l’Italia e di nuovo la Svizzera: le trenta auto storiche in gara hanno viaggiato oggi per 370 chilometri
  • La Coppa delle Alpi arriva a St. Moritz
    La Coppa delle Alpi arriva a St. Moritz - Foto © www.giornaledibrescia.it
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    La Coppa delle Alpi arriva a St. Moritz - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Di neve, sulle Alpi, ce n’è ancora tanta. Sopra il verde dei pini e degli abeti che avvolgono le montagne, una corona bianca sorveglia imperterrita il passaggio delle «vecchie signore».

Dall’Austria alla Germania, poi ancora l’Austria, la Svizzera, l’Italia e di nuovo la Svizzera. La terza tappa della Coppa delle Alpi 2024 è tutta a zig zag tra le frontiere dell’arco alpino, da Seefeld a St. Moritz, per circa 370 km.

Stamattina il convoglio delle trenta vetture in gara ha fatto rotta verso nord, affrontando le prime prove cronometrate a Leutasch, ultima località austriaca al confine con il territorio tedesco. Nel pittoresco borgo di Garmisch per le vetture c’è stato il primo controllo timbro: qui si svolsero i Campionati del Mondo di sci alpino nel 2011 e nel 2020 è stata presentata una strategia per lo sviluppo sostenibile del turismo invernale. Quest’anno infatti, lo ricordiamo, Coppa delle Alpi ha scelto di abbinare alla gara di regolarità anche un percorso di riflessione sulle buone pratiche dei territori attraversati.

Sopra la Valle dell’Inn, gli equipaggi hanno salutato l’Austria con una prova di media. Al rientro in Italia, dopo un controllo orario sul Passo Resia, si è svolto un blocco di prove dedicato alle sponde dell’omonimo lago. Le vetture hanno sfiorato le sue rive, prosciugate temporaneamente per dei lavori, e sono salite verso la Val Mustair.

Livigno, nell’alta Valtellina, ha ospitato il terzo pranzo di gara, alla presenza del vicesindaco Thommy Cantoni e di Iacopo Mazzetti, che si occupa di Sport, Legacy, Social inclusion e Sustainabilty per la Fondazione Milano Cortina 2026. Nel pomeriggio ancora due passi montani, il Foscagno e il Bernina, che hanno condotto gli equipaggi fino all’arrivo a St. Moritz in Svizzera.

Stasera a cena si parlerà di infrastrutture sportive per lo sviluppo turistico, mentre domani si ripartirà alla volta di Gstaad, con passaggio a Vaduz, in Liechtenstein, e pranzo a Lucerna.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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