Classici intramontabili per cavalcare il mito

Tra i modelli di moto vintage o retrò, la Triumph Bonneville è oggi la più amata dagli europei: sulla falsariga degli storici modelli T120 e T140 (Bonneville 650 e 750 cc.) degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta le attuali Bonnie ripetono lo schema del motore a due cilindri paralleli e la leggerezza d’insieme; il tutto per un risultato finale davvero eccellente in termini di piacevolezza di guida, appeal estetico e tecnologia moderna applicata a stilemi del passato.
La Bonneville della Triumph è dunque un classico oggi del listino della casa inglese (in catalogo anche ottime tre cilindri di varia cubatura e potenza) e i numeri di vendita premiano queste scelte che hanno anche riproposto l’inutilità, spesso sottolineata, di avere enormi potenze a disposizione non certo sfruttabili nel traffico cittadino dove è sempre bene rispettare le rigide norme del Codice della Strada.
La linea Classic della Triumph viene riconfermata appieno anche per il 2014 pur se con qualche modifica, estetica e di finitura, non certo in grado di stravolgere stilemi, scelte tecniche di base e estrema facilità nell’uso di tutti i giorni.
La Bonnie T100, la più classica tra queste due cilindri di 865 cc., si ripropone con una nuova verniciatura che in parte si avvicina a una edizione della Bonneville 650 messa in commercio nel 1964; sul piano più tecnico, sempre parlando della T100, ci sono alcune novità nell’impianto di scarico per un miglior sound e alcune finiture sono state rese ancor più raffinate che in passato, soprattutto nella lucidatura del blocco cilindri.
La serie delle Bonneville odierne, al di là dei modelli più stradali e turistici, è composta anche da una versione Cafe Racer (modifiche 2014 agli scarichi) e dalla riedizione della Scrambler pure modificata nella edizione 2014.
La Scrambler divenne famosa nel 1964 grazie all’attore Steve McQueen che in quell’anno partecipò alla Sei Giorni Internazionale di enduro difendendo i colori della squadra statunitense. La Bonneville Scrambler degli anni Sessanta nacque come versione modificata del modello stradale per un (improprio) uso fuoristradistico e oggi la riproposta dell’odierna Triumph è una evoluzione, decisamente piacevole almeno sul piano estetico, che si concretizza con una posizione di guida più comoda e rialzata e con il doppio tubo di scarico laterale molto in voga nella produzione inglese dei due cilindri paralleli offerti quasi sempre in versione stradale e in quella chiamata appunto Scrambler (Bsa, Norton, ecc.).
Luca Scarpat
PREGI:
Estetica piacevole.
Molto elastico il due cilindri di 865 cc.
Altezza sella contenuta.
Peso contenuto.
Prezzo di listino accessibile.
DIFETTI:
Di serie non c'è alcun riparo aerodinamico.
Freni non troppo potenti.
LISTINO:
Da 8.040 a 9.550 Euro
ACCESSORI:
Borse laterali in pelle, parabrezza, scarichi racing, particolari estetici.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato