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Ciclismo: Coppa San Geo, successo oltre le attese

Un finale molto tecnico e spettacolare, il bel tempo e il pubblico di una volta hanno rilanciato la corsa
Un passaggio del gruppo della San Geo - © www.giornaledibrescia.it
Un passaggio del gruppo della San Geo - © www.giornaledibrescia.it
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La novantottesima Coppa San Geo ha spento i riflettori con la splendida vittoria di Samuele Zambelli, inseguita per anni e coronata con una bella azione tattica conclusa da un colpo di reni al fotofinish.

Il bilancio

Ed è tempo quindi di bilanci con il patron da 45 anni della corsa quasi centenaria, Gianni Pozzani. «Il bilancio è uno dei più positivi degli ultimi anni. Alla buona riuscita della manifestazione hanno concorso il percorso decisamente tecnico nel finale con lo strappo di Cisano e la massima collaborazione offerta da San Felice e Manerba, comuni che hanno ospitato i due circuiti finali. Voglio inoltre ringraziare i vigili urbani dei comuni attraversati, la polizia stradale, le forze dell’ordine e i volontari e personale Asa sugli incroci. In tutto 115 persone che hanno garantito la sicurezza a tutto il seguito della corsa».

Le modifiche al percorso

Come sempre l’obiettivo degli organizzatori e main sponsor della manifestazione come Luigi Borno, Valentino Metelli e Rudy Zucca è quello di cercare di migliorare anno dopo anno e traguardare la manifestazione ormai prossima allo storico risultato delle cento edizioni, mai interrotta dal 1925, neppure fermata dalla Guerra Mondiale e tanto meno dalla pandemia. «Il diniego ricevuto dal comune di Salò a poche ore dalla manifestazione - spiega Pozzani - ci ha costretto a rivedere in fretta e furia il disegno della corsa che fino al circuito finale di Cisano è risultato fin troppo semplice. Fino a quel punto della corsa infatti avevamo registrato solo due ritiri su 200 partenti. Per questo l’anno prossimo pensiamo ad un cambiamento del percorso per introdurre qualche difficoltà in più nel tratto centrale. Vorrei proporre delle salite nel territorio di Polpenazze per scremare di più il lotto dei pretendenti. Promosso a pieni voti invece il circuito finale, spettacolare e tecnico al tempo stesso che riproporremo». Cercherete di passare ancora per Salò? «No, con grande dispiacere, per non avere ancora le stesse difficoltà all’ultimo momento».

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Il pubblico

È tornato il pubblico delle grandi occasioni, quello che fino ad un decennio fa animava la coppa San Geo, classica di apertura del calendario dilettanti. «Non ricordavo il tempo di vedere così tanta gente lungo il percorso, la salita del Cisano sembrava una tappa alpina del Giro d’Italia. Il bel tempo ci ha aiutato, ma è comunque un segnale di ripartenza e speriamo ora nei prossimi appuntamenti dedicati alle categorie giovanili».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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