Mille Miglia, quella frenesia incontenibile di «arrivare al traguardo»

Dennis Pesci e Gabriele Strada di Brescia sognavano di partecipare alla Mille Miglia. Così quando hanno partecipato all’edizione 2022 l’impegno era arrivare in viale Venezia. «Impensabile l’idea di noleggiare l’auto: avremmo dovuto affrontare un costo di almeno 15/20.000 euro a fondo perduto, oltre al resto» spiega Dennis. Da qui la scelta di individuare una vetturetta come la Renault 4CV del 1948 da acquistare. Poi il restauro, l’omologazione Fiva e quindi la corsa.

Con tutto quanto presente che si rompeva: sin dalla partenza da viale Rebuffone è parso che la macchina scaldasse. A Rieti l’auto vibra: i dieci dadi che reggono la ruota posteriore si sono svitati. Poi il ritorno a Brescia da Roma: l’auto comincia a bere acqua. Perdono il tappo del radiatore: l’acqua bolle e il vapore si spande ovunque. L’obbiettivo resta l’arrivare in viale Venezia. Il motore si beve litri di olio come fosse Campari. L’equipaggio si ferma a tutte le fontane e riempie taniche. La guarnizione della testa è partita. Bruciate 12 candele, si arriva al ventesimo chilo di olio. Poi si rompe il collettore del carburatore. Lo stuccano e lo sigillano.
Il traguardo
Si attiverà a Brescia solo nella notte, in un ritardo tremendo. Saltano la consegna della scheda di partecipazione e piombano in viale Venezia. La coda è lunghissima: Gabriele sposta una transenna e la Renault 144 si mette dietro la 200. Poi salgono sulla pedana di arrivo in un tripudio di folla e di applausi.
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