Circuito del Lario, la rievocazione punta oltre le 15 edizioni «storiche»

Ripercorrere la storia del Circuito del Lario per rinverdire una tradizione storica preziosa. Il ritorno della gara motociclistica del 1921, dove la montagna incontra il cielo e coraggio e passione hanno scritto pagine immortali di storia motociclistica, è stato un progetto a lungo accarezzato dal Motoclub «Antiche Moto Brianza» del presidente Angelo Pellegatta che si è concretizzato sei anni fa. L’ultima rievocazione è stata organizzata sabato 30 maggio e domenica 1 giugno 2025. La rievocazione di una storia di tenacia, ardimento, adrenalina e velocità sulle orme dei grandi che hanno percorso le Scale del Ghisallo, volando veloci sull’asfalto tra Asso, Valbrona, Onno, Vassena, Limonta, Bellagio, Guello, Civenna, Magreglio, Barni e Lasnigo.
La prima edizione
La prima edizione della gara si svolse il 29 maggio 1921: si dipanava su un circuito di 36,5 chilometri che attraversava Asso, da percorrere per sei volte per una lunghezza totale di 220 km. Il tracciato comprendeva più di 300 curve e ben 550 metri di dislivello. Per la sua difficoltà veniva chiamato il Tourist Trophy italiano. In seguito la corsa si tenne annualmente con solo le eccezioni del 1932, 1933, 1936 e 1937. Percorre le strade di cui si sono battuti Tazio Nuvolari, Valentino Gatti, Guido Mentasti, Omobono Tenni, Achille Varzi, i fratelli Ghersi, Luigi Arcangeli, Alberto Ascari e Nello Pagani ti cala nell'emozione di un grande evento in cui fascino, storia e cultura si fondono.
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