Atletica, Brescia saluta Ancona con tre maglie tricolori
Oltre allo squillo di Marcell Jacobs, la domenica degli Assoluti di Ancona non regala altri podi al movimento bresciano, il quale può comunque archiviare la rassegna tricolore al coperto più ricca della storia.
Il bottino recita infatti tre ori, un argento e un bronzo individuali, cui va aggiunto il secondo posto delle ragazze dell’Atletica Brescia 1950 Metallurgica San Marco nel campionato di società femminile. Ieri la staffetta 4x400 del sodalizio cittadino si è piazzata al quarto posto col quartetto composto da Michelle Mangiapane, Silvia Meletto, Alessia Niotta e Alexandra Almici.
Il medesimo piazzamento è stato riportato dalla junior Alexandrina Mihai nella marcia. Quinto posto invece per Sofia Giobelli negli 800, Federica Giovanardi nel salto triplo e Giada Pozzato nel salto con l’asta. Sesta Anna Polinari nei 400, settima Gloria Hooper nei 60 e decima Veronica Crida nel triplo.
L’unica capace di calpestare il podio è stata Elena Carraro, terza nei 60 ostacoli. Settima posizione invece per Francesco Pernici (Free Zone) negli 800 e undicesima di Tommaso Reffo (Virtus Castenedolo) nel salto triplo, specialità che ha visto Dominique Gasigwa Rovetta al nono posto.
Gli Assoluti hanno messo le ali a due protagonisti dell’inverno: Christian Falocchi nel salto in alto e Nesim Amsellek nei 1.500, entrambi capaci di calpestare il gradino più alto del podio.
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Il camuno delle Fiamme Oro ha cancellato un quadriennio colmo di delusioni, rivestendosi della maglia tricolore e salendo fino a 2,21 metri nella gara orfana del campione olimpico Gianmarco Tamberi. Il mezzofondista cresciuto a Urago d’Oglio ha confermato che il secondo crono italiano di sempre stabilito a inizio mese non sia arrivato per caso.
Essendo in possesso del minimo per i Mondiali indoor la convocazione per Belgrado dovrebbe essere acquisita. Infine una menzione per Hassane Fofana, secondo nei 60 ostacoli, bravo a eguagliare il personale, sebbene Paolo Dal Molin sia apparso decisamente fuori portata.
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