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Atletica, «Brescia è la sede ideale per il lavoro dei campioni»

In questi giorni al Gabric i mezzofondisti Aregawi e Kiplimo del team Rosa: «Ne arriveranno altri»
Berihu Aregawi si allena al Gabric di Sanpolino - Foto Gabriele Vanoni/Fidal
Berihu Aregawi si allena al Gabric di Sanpolino - Foto Gabriele Vanoni/Fidal
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Brescia, terra di atletica. Non solo riferendosi a corridori, saltatori e lanciatori locali, ma anche alle tante stelle straniere attratte dalla nostra città. Con l’apertura del campo di Sanpolino è sempre più frequente la presenza di campioni internazionali gestiti dal manager Federico Rosa.

Presenze

In questi giorni sono di passaggio l’etiope Berihu Aregawi, reduce dal secondo miglior crono di sempre sui 10 chilometri su strada a Laredo, e l’ugandese Jacob Kiplimo, in febbraio laureatosi campione mondiale di corsa campestre in Australia. «Entrambi faranno una toccata e fuga, transitando a Brescia tra un impegno e l’altro; a partire da maggio, invece, con l’inizio della stagione europea outdoor ci saranno presenze più costanti», svela l’agente. Il campo di Sanpolino diventerà infatti la base per gli atleti del Botswana rientranti nel Rosa Team: «Arriveranno in città a maggio Letslie Tebogo, detentore del record mondiale Under 20 dei 100 piani con 9”91, Bayapo Ndori e altri due componenti della staffetta 4x400. Successivamente ha confermato di voler tornare la velocista ivoriana Marie-Josée Ta Lou, che si era già allenata al Gabre Gabric negli ultimi due anni. Ancora non è certo, ma probabilmente anche le atlete ucraine giunte da noi nel 2022 potrebbero ritornare in estate».

Qualità

Brescia può quindi diventare una meta ambita per soggiornare in Europa tra un meeting e l’altro: «Dal punto di vista logistico ci sono grandi vantaggi, in quanto la pista di Sanpolino è facilissima da raggiungere e la posizione di Brescia è baricentrica rispetto ad alta velocità ferroviaria e aeroporti internazionali. Più star straniere graviteranno attorno alla città, più facilmente il meeting della Leonessa nei prossimi anni potrà internazionalizzarsi».

In merito all’impianto di Sanpolino, Rosa racconta di aver raccolto solo commenti positivi: «I miei atleti che lo hanno utilizzato per gli allenamenti si sono trovati benissimo e devo ringraziare la Fidal provinciale e in particolare il suo presidente Rolando Perri per la disponibilità». Infine uno sguardo al futuro: «Quando arriverà l’impianto indoor Brescia potrà candidarsi per ospitare atleti tutto l’anno e pensare di allestire anche una riunione al coperto di alto rilievo».

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