Arrivabene: «Hamilton deve amare la Ferrari, non solo guidarla»

A Campiglio è di casa e non poteva perdersi l’occasione di gustarsi l’infilata di auto d’epoca che partecipano alla Winter Marathon. «È sempre uno spettacolo» commenta Maurizio Arrivabene dal tavolino all’esterno di una pasticceria in piazza Righi.
Il consiglio per Hamilton
Un selfie, un commento con un passante, qualche messaggio al cellulare, l’ex team principal della Ferrari ed ex amministratore delegato dell’ultima Juventus targata Andrea Agnelli è decisamente rilassato. Ma sempre sul pezzo. A partire dalle cose di Maranello, diventata ufficialmente la nuova casa di Lewis Hamilton.
«Avevo pensato a lui anche io qualche anno fa – svela Arrivabene –. Direi che per lui è un punto d’arrivo molto molto importante. Deve solo entrare nella mentalità di Maranello, una scuderia unica». Una benedizione e allo stesso tempo un suggerimento per il pilota inglese. «Deve capire che una Ferrari non devi solo guidarla, devi amarla e se riesci a guidarla e ad amarla puoi far bene, entrare nel cuore dei tifosi non solo perché sei Hamilton ma perché sei un grande ferrarista».
La Winter Marathon
E con il rombo dei motori delle auto storiche a fare da sottofondo sotto il sole di Madonna di Campiglio Arrivabene parla anche della gara che ieri ha vissuto il suo momento clou. «Credo che la Winter sia una manifestazione bellissima, da molti anni va avanti e devo riconoscere che ci vuole un bel coraggio a partire al mattino e poi affrontare tutto il percorso al freddo, sui Passi e soprattutto con alcune vetture. Ricordo lo scorso anno quando alcuni equipaggi arrivarono a mezzanotte che erano completamente congelati e quindi complimenti a loro, agli organizzatori e a Campiglio che li ha accolti».
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