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Andreoli d’argento, da Parigi a Brescia l’abbraccio della città

Famiglia, amici e tifosi l’hanno accolta allo Spazio Pampuri. La ginnasta: «Tanti sacrifici e penso già a Los Angeles»
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Festa per la fata d'argento
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Da Parigi a Sanpolino. Direttamente. Dalla città nella quale ha inciso il suo nome nella storia al quartiere che l’ha vista crescere. Angela Andreoli è entrata allo Spazio Pampuri con il sorriso bello dei diciotto anni, reso ancora più luccicante dall’argento portato al collo, da una medaglia che ha definitivamente collocato la Brixia nell’Olimpo della ginnastica artistica. Andata e ritorno, senza forse aver ancora realizzato del tutto che adesso c’è una seconda casa, quella degli dei: un diritto acquisito quando sali sul podio della manifestazione sportiva più importante al mondo.

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L'arrivo di Angela Andreoli allo Spazio Pampuri

Gli abbracci

La comunità bresciana ha accolto Angela Andreoli a braccia aperte. Gli amici di sempre, gli abitanti del quartiere, ma anche la sindaca Laura Castelletti e l’assessore Valter Muchetti, esecutori materiali di un abbraccio che possiede il calore di tutta la città. E anche la maestra Umbertina, cercata con spontaneità nel pubblico a testimoniare il legame con le radici della propria terra. Angela Andreoli ha fatto qualcosa di straordinario. Se a lei serviranno ancora alcuni giorni per metabolizzarlo, Brescia sa che ha una nuova stella e l’ha celebrata come si fa con i campioni. Con i bambini a caccia degli autografi, i fotografi schierati e i fuochi d’artificio a far da sfondo a una serata che difficilmente i presenti dimenticheranno.

Angela Andreoli con la manager Silvia Sardi, l'assessore Valter Muchetti, il presidente della Brixia Folco Donati e la sindaca Laura Castelletti - Foto New Reporter Papetti © www.giornaledibrescia.it
Angela Andreoli con la manager Silvia Sardi, l'assessore Valter Muchetti, il presidente della Brixia Folco Donati e la sindaca Laura Castelletti - Foto New Reporter Papetti © www.giornaledibrescia.it

«Vi voglio ringraziare tutti - ha detto la ginnasta -. La sindaca e l’Amministrazione mi sono sempre stati vicino, così come tutte le persone che mi vogliono bene. Dopo anni di sacrifici, nei quali rinunci a tutto, ho ottenuto un risultato incredibile. Bene, se questo è quello che si prova rifarei tutto, dall’inizio alla fine. Dedico la medaglia alla mia famiglia, che mi ha supportato sempre con entusiasmo, ai miei amici e anche all’Esercito che mi ha accolta da poco. Questa medaglia è davvero per tutti quelli che mi hanno aiutato. È per Brescia».

L’entusiamo

Angela Andreoli è stata investita da un entusiasmo immenso, da lacrime di gioia e da applausi scroscianti. Ieri sera ha dimostrato a tutti la sua genuinità, quella di una ragazza che ha scritto una stupenda pagina delle Olimpiadi ed è tornata a festeggiare tra la sua gente, con la mamma, il papà e il fratello. «Non so cosa si provi a vincere una medaglia d’oro - le ha detto la sindaca Laura Castelletti -, ma sono certa che il boato partito da Brescia sia arrivato anche a Parigi. La città è con te e tra poco tu e le tue compagne avrete a disposizione un nuovo centro per allenarvi».

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L'inno d'Italia cantato allo Spazio Pampuri

La palestra per la preparazione alla ginnastica artistica nascerà a pochi metri dalla casa di Angela Andreoli. Ci sono pochi dubbi su dove la ginnasta passerà la maggior parte del tempo, anche perché, come lei stessa ha confermato «da domani farò un po’ di vacanza, ma poi si punta ai Mondiali e si pensa già a Los Angeles». L’atleta bresciana ha una nuova consapevolezza e che la comunità si abitui: c’è un’alta probabilità di dover organizzare altre feste.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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