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Alla Dakar, Cavagna-Pelizzola primi italiani in quattro tappe

Nella gara «Classic» i lumezzanesi hanno rimontato tante posizioni fino al 49° posto finale
Gianpaolo Cavagna insieme ad Al Attiyah, primo assoluto alla Dakar - © www.giornaledibrescia.it
Gianpaolo Cavagna insieme ad Al Attiyah, primo assoluto alla Dakar - © www.giornaledibrescia.it
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La Dakar 2022 ha visto al via i bresciani in diverse categorie e il giorno dopo il rientro in Italia è tempo per valutare quanto fatto.

Nella categoria Classic (mezzi costruiti fino al 1990), che prevedeva una gara di regolarità il duo lumezzanese composto da Gianpaolo Cavagna e Gianni Pelizzola, del team Geca, al debutto assoluto ha mostrato che, con un poco di esperienza in più, il risultato arriva. Dall’84° posto di apertura sono risaliti al 49° finale. Il loro progetto nasce nella primavera del  2021 e si è sviluppato con la ricerca di un mezzo che garantisse affidabilità più che  velocità: Nissan Patrol Diesel.

Cavagna è pilota che ha fatto 14 Mille Miglia e 3 Rally del Montecarlo storico di pura media; Pelizzola è appassionato di vetture 4x4 che segue personalmente. Il preparatore  scelto è stato Tiziano Coccoli, di Bovegno.

Le prove a Roè

La vettura del duo valgobbino composto da Gianpaolo Cavagna e Gianni Pelizzola
La vettura del duo valgobbino composto da Gianpaolo Cavagna e Gianni Pelizzola

«Con lui - dice Cavagna - ci siamo appoggiati in Arabia  alla Tecnosport, ex ufficiale Nissan, per avere la logistica.  Non siamo riusciti a fare delle prove e per noi era tutto nuovo. Grazie a Loris Calubini, nostro mentore, siamo andati in una cava di Roè Volciano per provare l’insabbiamento, come agganciare la vettura e come utilizzare le assi per uscire dalla sabbia».  Insegnamenti utili e utilizzati nell’unico insabbiamento in cui i due valgobbini sono incappati.

Dopo una prima parte di gara difficile, con la navigazione da approfondire e la gestione degli  strumenti da migliorare, è arrivata nella seconda settimana la soddisfazione di essere per quattro volte i primi italiani nella categoria Classic.

«Per non perdere la memoria di quanto fatto - conclude Cavagna - farò la Dakar anche l’anno prossimo. Una gara che non ha grandi rischi, meno di quelli della Mille Miglia nelle città e del Montecarlo storico con i suoi strapiombi dietro la curva».

Sfortuna

Nella stessa categoria Classic, la Squadra corse Angelo Caffi schierava il  ligure Luciano Carcheri, già con 10 partecipazioni, navigato da Giulia Maroni, campionessa italiana Cross-Country Rally 2021. Dopo aver assaporato il podio di categoria, la doccia fredda è arrivata in apertura della seconda settimana con la rottura della turbina. Giunti al bivacco, il ritardo accumulato ha ovviamente cambiato le prospettive e la priorità è diventato l’arrivo di Jeddah con l’80° posto assoluto su 121 classificati.

«È stata una Dakar emozionante - commenta la giovanissima Benedetta Caffi Marelli, presidente della Squadra -  e seguirla dall’Italia ci ha tenuto con il fiato sospeso. Peccato per il problema che ha condizionato il risultato,  ma abbiamo dimostrato grande competitività e potenziale».

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