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Albertini-Fappani, poker che vale il tricolore Wrc

Stefano Albertini e Danilo Fappani con la Ford Fiesta Wrc sono i nuovi campioni italiani Wrc
Stefano Albertini e Danilo Fappani
Stefano Albertini e Danilo Fappani
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Stefano Albertini e Danilo Fappani con la Ford Fiesta Wrc sono i nuovi campioni italiani Wrc. Il duo bresciano, che corre per i colori della Mirabella Mille Miglia, ha infatti vinto anche il rally del Friuli e grazie a questo successo (il quarto in altrettante gare di una competizione che ne comprende sei) è irraggiungibile a due gare dal termine. Se anche il più immediato inseguitore, Fontana (Hyundai), dovesse vincere le due gare rimanenti ed Albertini non ottenere punti, per differenza di vittorie il duo bresciano sarebbe comunque primo anche a parità di punti in classifica generale.

Grande soddisfazione naturalmente per i due bresciani e per lo staff della scuderia Mirabella Mille Miglia, a cominciare dal presidente Luigi Zampaglione e dal direttore sportivo Claudio Filippini. «È una soddisfazione per la scuderia portare a Brescia un titolo così importante - dice Zampaglione -. Il sogno iniziale si è realizzato in maniera oltre l’immaginazione. Un grande grazie va agli sponsor, ai soci ed a Peppino Zonca, il quale ha messo a disposizione una vettura che non ha avuto mai problemi o cedimenti».

Il duo bresciano ha corso con intelligenza. «Abbiamo attaccato subito forte come facciamo sempre - dice un raggiante Albertini -. Dopo l’ottimo tempo segnato in avvio, abbiamo tenuto un ritmo alto in tutta la gara, ma gestendo l’auto nei punti più difficili del tracciato. Il nostro grazie va alla scuderia Mirabella Millemiglia ed agli sponsor che ci hanno permesso di iniziare bene e concludere al meglio il campionato». I complimenti maggiori sono arrivati dagli avversari di Albertini, i quali hanno riconosciuto come i due bresciani meriterebbero di partecipare al Campionato italiano rally, dai costi però molto più alti. «Speriamo - conclude Zampaglione - che una squadra importante li riconosca. Vincere tutte le prove speciali, così come hanno fatto loro, su strade difficili come sono quelle friulane non è da tutti».

 

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