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Addio a Reinmiller, il tifoso americano di Baggio e del Brescia

Dagli Usa veniva a Brescia per vedere le partite delle rondinelle. I supporter biancoblù lo ricordano sui social ora che un male lo ha vinto
  • Robert Reinmiller, il tifoso americano del Brescia durante varie visite alla Leonessa
    Robert Reinmiller, il tifoso americano del Brescia durante varie visite alla Leonessa
  • Robert Reinmiller, il tifoso americano del Brescia durante varie visite alla Leonessa
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  • Robert Reinmiller, il tifoso americano del Brescia durante varie visite alla Leonessa
    Robert Reinmiller, il tifoso americano del Brescia durante varie visite alla Leonessa
  • Robert Reinmiller, il tifoso americano del Brescia durante varie visite alla Leonessa
    Robert Reinmiller, il tifoso americano del Brescia durante varie visite alla Leonessa
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Non mancava mai di ripetere che settembre era il mese più bello dell’anno, perché era quello in cui poteva finalmente salire su un aereo e venire in Italia. A Brescia.

È morto nella notte tra venerdì e sabato Robert Reinmiller. Aveva 62 anni. Era americano, viveva negli States ed era un grande tifoso delle rondinelle.

La sua passione era nata attraverso Baggio, di cui era diventato amico. Aveva legato anche con Eddy, fratello del numero 10 del Brescia. Ma non aveva smesso di seguire le rondinelle dopo il ritiro del campione di Caldogno. 

Anzi, la sua passione era forse addirittura cresciuta. Ogni settembre si fermava in Italia un paio di settimane. Riusciva a vedere dal vivo 2-3 partite della Leonessa, anche in trasferta. Era diventato amico di tutti. Oggi, decine e decine di bresciani lo ricordano su Facebook.

Generoso e acceso, amava disquisire delle sorti del Brescia. Soffriva per la serie B. Gioiva per le vittorie. Ricordava con commozione gli anni di Mazzone. Negli anni, aveva instaurato una solida amicizia anche con Marco Zambelli e la sua famiglia. Con tutti parlava in un misto tra italiano zoppicante e inglese. «Sempre Blu!» era il suo motto da tifoso del Brescia. A tutti, dall’America, portava un regalo.

Proprio durante l’ultimo viaggio in Italia, due anni fa, aveva scoperto di essere malato. Dopo una lunga battaglia con la malattia, si è arreso. «Sempre Blu!» Robert, dolce e generoso amico tifoso di tutti.

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