Addio a Beppe Ogna

Si è spento Beppe Ogna, campione del ciclismo degli anni Cinquanta, iridato della pista tra i dilettanti al Vigorelli di Milano nel 1955. Classe 1933, la velocità ha caratterizzato e segnato la sua vita: veloce nell’apprendere i primi rudimenti dell’arte ciclistica, veloce nel porsi tra i più promettenti allievi del ciclismo bresciano, veloce e vincente subito nelle prime competizioni, dotato di bruciante spunto nelle volate.
Vestì la maglia dell’Erbitter e fu allievo modello del tecnico Gino Riccardi, il ‘’mago’’, che ben presto lo indirizzò alla pista e giunsero i primi titoli: tricolore nel chilometro da fermo, poi campione nazionale specialità olimpiche che gli valsero la maglia azzurra della nazionale della pista diretta da Guido Costa.
Il ’55 e il ’56 furono stagioni di gloria per il dilettante di Rezzato: secondo bresciano dopo Benedetto Pola a conquistare l’iride nella velocità sulla magica pista del Vigorelli di Milano; quindi la medaglia di bronzo olimpica a Melbourne nel tandem con Pinarello. Seguirono successi a ripetizione, duelli con i più affermati campioni, Guido Maspes tra gli avversari più nobili, sugli anelli di mezzo mondo, professionista con la gloriosa maglia della Bianchi: in Europa, in Australia, in America a far collezione di vittorie e a far soldi anche nelle Sei giorni.
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