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Acqua Paradiso ai play off per sè e per Gabana

Lacrime. Di dolore, di gioia, a volte di liberazione. Occhi spesso lucidi per mostrare uno stato d'animo che in casa dell'Acqua Paradiso, dal novembre scorso, nessuno vuole mascherare. Una stagione così era inimmaginabile in casa arancioblù la scorsa estate: la morte del presidente Marcello Gabana ha rappresentato un colpo durissimo, al quale la squadra ha reagito nell'unico modo possibile: vincendo (addirittura nove partite di fila) e conquistando i play off dell'A1 di volley con un sesto posto meritatissimo.
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Lacrime. Di dolore, di gioia, a volte di liberazione. Occhi spesso lucidi per mostrare uno stato d'animo che in casa dell'Acqua Paradiso, dal novembre scorso, nessuno vuole mascherare. Una stagione così era inimmaginabile in casa arancioblù la scorsa estate: la morte del presidente Marcello Gabana ha rappresentato un colpo durissimo, al quale la squadra ha reagito nell'unico modo possibile: vincendo (addirittura nove partite di fila) e conquistando i play off dell'A1 di volley con un sesto posto meritatissimo.

Domenica prende il via la corsa allo scudetto, nei quarti sulla strada della Paradiso la Sisley Treviso. Che teme la voglia del sestetto di Berruto, spinto da mille motivazioni e da un entusiasmo che ha coinvolto Monza e che dovrebbe far riflettere Montichiari. Da poco più di quattrocento gli spettatori sono diventati tremila: qualcuno dei giocatori ha negli occhi ancora il PalaGeorge, ma la realtà ora è molto migliorata rispetto all'inizio.
Merito di un tecnico come Mauro Berruto; merito di Giulia Gabana, che ha preso il posto del padre per sentirlo sempre vicino grazie al volley.

Domenica, dopo il match contro Piacenza, i giocatori hanno voluto ringraziare proprio lei, commossa nel ricevere il «cinque» in mezzo al campo. Ognuno vestiva una maglia speciale che recitava: «Ieri una squadra che scommetteva oggi una città che vince, grazie Marcello». Ne hanno regalata una a Giulia di quelle maglie, firmata da tutti, prima che Molteni leggesse un comunicato a nome del gruppo.

«Abbiamo voluto aspettare il termine della regular season cercando di onorare con i fatti e non a parole la memoria di Marcello Gabana, il nostro presidente - il testo -. Pensiamo di esserci riusciti e ci piace pensare che oggi lui sarebbe orgoglioso di noi. Ora cominciano due nuove avventure: una è quella entusiasmante dei play off... L'altra è quella del futuro di questa squadra e di questa società che ci sta a cuore oggi, quanto il risultato sportivo che sapremo raggiungere in questi play off». Un modo per dire grazie a Giulia, un modo però anche per chiamare a raccolta «tutti quelli che ancora si emozionano per questo sport: i nostri tifosi, la città di Monza, le istituzioni politiche e nuovi investitori che credano in questo progetto». Quelli che, chiude il comunicato, «insieme a Giulia possano tenere vivo il sogno di Marcello».

Ma nel mondo della Paradiso non c'è spazio solo per la lettera dei giocatori. Un'altra, commovente, l'ha scritta il tecnico Mauro Berruto, bravo con le parole come in panchina. Una sorta di racconto fatto di immagini, partendo dall'estate e dalle telefonate di Marcello Gabana («Abbiamo venduto 10 giocatori su 13, il budget è ridotto del 50%, ci stai?»), fino al tira e molla di settembre tra Montichiari e Monza per arrivare a una cena «in cui il presidente si siede vicino a me e mi dice piano: andiamo via, andiamo a Monza». E poi le partite in casa come quella in trasferta («Pullman e ritiro sempre»), la tragica morte di Gabana, la sconfitta qualche giorno dopo a Macerata in cui la squadra però conquista il suo tecnico. Il resto è storia di oggi, di una Paradiso che sogna e gioca per il suo presidente.

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