Sport

«70 anni meravigliosi, ma ho "buttato" 30 milioni di euro»

Traguardo importante per Gigi Maifredi, che racconta al GdB gli alti e bassi della sua vita
  • I 70 anni meravigliosi di Gigi Maifredi
    I 70 anni meravigliosi di Gigi Maifredi
  • I 70 anni meravigliosi di Gigi Maifredi
    I 70 anni meravigliosi di Gigi Maifredi
  • I 70 anni meravigliosi di Gigi Maifredi
    I 70 anni meravigliosi di Gigi Maifredi
  • I 70 anni meravigliosi di Gigi Maifredi
    I 70 anni meravigliosi di Gigi Maifredi
  • I 70 anni meravigliosi di Gigi Maifredi
    I 70 anni meravigliosi di Gigi Maifredi
AA

Un visionario diventato rivoluzionario, un Napoleone al quale è mancato l’ultimo guizzo, probabilmente come sostiene lui stesso è mancata la continuità per essere il più grande di sempre. Uno di noi, uno che ha esportato l’eccellenza bresciana in giro per il mondo con genialità, guasconeria e voglia di viversi la vita.

Oggi Gigi Maifredi compie 70 anni. Intervistato da Cristiano Tognoli, ha ripercorso le sue origini umili, la passione per il calcio, la prima panchina, il salto nel professionismo.

«È solo un giorno in più di ieri. Sto festeggiando da una settimana perché parenti e amici sono tanti, ma sono più gli altri a sentire questo traguardo che il sottoscritto. A me non cambia nulla. Faccio la stesse cose di sempre».

Chi era Gigi Maifredi da bambino e ragazzo? «Un lazzarone, ma pieno di creatività (...). Ero un monellino, vivevo il paese. A casa non avevamo nemmeno il bagno, era in comune con la perpetua del parroco». Poi la passione per il calcio, gli alti e bassi, quella volta che si ritrovò su un aereo con Gianni Agnelli e il ricordo del rapporto con il suo pigmalione Gino Corioni.

L'articolo completo è nell'edizione del Giornale di Brescia oggi in edicola, scaricabile in formato digitale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia