Da Sinner a Cocciaretto, a Wimbledon si è parlato italiano

Mentre i media si accapigliano per essere i primi a raccontare qualsivoglia dettaglio della giornata di Jannik Sinner, i suoi amici (per restare al titolo di questa piccola corrispondenza da Wimbledon) si prendono con forza la scena. Sono infatti sei, compreso il numero 1 al mondo, gli italiani che approdano al terzo turno dei Championships.
Di uno si sapeva già — Mattia Bellucci, qualificato ieri — mentre altri cinque si sono aggiunti oggi: Sinner, appunto, più Luciano Darderi, Flavio Cobolli, Lorenzo Sonego ed Elisabetta Cocciaretto. Una colonia azzurra giovane, non del tutto inattesa e tenace, sparpagliata tra i migliori 64 (32 uomini e altrettante donne) dello slam più prestigioso.
Sinner
Eppure il cronista non può che partire dal rosso di San Candido, che sulla Centre Court impiega 101 minuti a piegare — si fa per dire — la resistenza dell’avversario di giornata. La vera notizia, però, è la presenza nel suo angolo, durante il match, del dottor Riccardo Ceccarelli, medico toscano con lunga esperienza in Formula 1, noto agli appassionati per il progetto Formula Medicine. Dopo l’allontanamento del preparatore atletico Marco Panichi e del fisioterapista Ulises Badio, per restare competitivo ai massimi livelli Sinner si affida dunque a un fisiologo del cervello con competenze psicologiche, anziché a un tradizionale mental coach.
Il rapporto tra Jannik e il medico risale ai tempi del sodalizio con Riccardo Piatti a Bordighera. Da allora, il lavoro mentale è diventato una componente fondamentale della sua preparazione, separata da quella sul campo, affidata ai coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill e, in questi giorni, al fisioterapista Andrea Cipolla. Ceccarelli opera solitamente a distanza, ma nei momenti più delicati della stagione può affiancare il team anche in presenza. Il lavoro prevede esercizi mentali basati su simulazioni computerizzate che riproducono situazioni di pressione agonistica. Il principio è semplice: allenare la mente come un muscolo. Migliorare la percezione di sé, affinare la lucidità nei momenti chiave e, soprattutto, trasformare l’elemento mentale — spesso percepito come incognita — in una risorsa misurabile e gestibile.
Non sappiamo se Ceccarelli abbia suggerito qualcosa durante gli scambi, ma di certo per raccontare su quanto accaduto in campo bastano una quarantina di parole: per Sinner è poco più di un buon allenamento. Solo nel terzo set l’australiano Aleksandar Vukic, 29 anni, numero 89 ATP, riesce a strappare un break, che deve però restituire subito. Finisce 6-1 6-1 6-3.
Gli altri azzurri
Passiamo agli altri azzurri. L’impresa della giornata è firmata da Elisabetta Cocciaretto: dopo aver eliminato martedì la numero 3 del mondo Jessica Pegula con un secco 6-2 6-3, conferma il buon momento battendo con autorevolezza l’americana Katie Volynets (WTA 107) per 6-0 6-4. Per la ventiquattrenne marchigiana — gioco solido, approccio maturo e zero proclami — è il primo terzo turno a Wimbledon in carriera, e il risultato la riporta, dopo un periodo difficile segnato da problemi fisici, tra le Top 100.
Concreto e privo di timori, sorprendentemente a suo agio anche sull’erba, Flavio Cobolli replica quanto di buono mostrato al primo turno. Il romano deve comunque sudare più del previsto contro il britannico Jack Pinnington Jones (6-1 7-6 6-2), ma dimostra solidità mentale nei momenti chiave. Il tie-break del secondo set è lo snodo decisivo: sotto pressione, gestisce lo scambio con lucidità e forza l’errore dell’avversario. Poco dopo il singolare, Cobolli torna in campo per il doppio, in coppia con il kazako Alexander Bublik. Una formazione curiosa, che ha attirato l’attenzione per la diversità di stili. La coppia cede però ai britannici Billy Harris e Marcus Willis: 7-6 7-6.
A Luciano Darderi basta una solida e rapida prestazione contro Arthur Fery, altra giovane promessa britannica maturata nel circuito universitario americano. Alla ripresa del gioco, dopo la sospensione mercoledì per oscurità sul punteggio di 6-4 6-3, l’italo-argentino classe 2002 mostra un tennis più centrato e pulito rispetto ad altre uscite, e incassa agevolmente il set mancante.

In serata, Lorenzo Sonego completa l’en plein maschile con una prova convincente contro il georgiano Nikoloz Basilashvili, che due giorni fa aveva annichilito Lorenzo Musetti. Il punteggio è autoesplicativo, non ha bisogno di commenti: 6-1 6-3 6-7 7-6.
Non ce la fa invece Lucia Bronzetti, travolta dalla giovane russa Mirra Andreeva. Infine, Sara Errani, ormai attiva solo nel doppio, ritrova la consueta intesa con Jasmine Paolini. Le due piazzano un doppio 6-3 contro la spagnola Cristina Bucșa e la giapponese Miyu Kato.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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