Scuola

Scuola, fra pensioni e trasferimenti restano vuote 1.500 cattedre

Ma il dirigente dell’Ust ridimensiona l’allarme: «Sono previste nuove immissioni in ruolo»
Docente e studenti durante una lezione - © www.giornaledibrescia.it
Docente e studenti durante una lezione - © www.giornaledibrescia.it
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Più di millecinquecento cattedre «vuote»: pensionamenti e trasferimenti hanno aggravato il problema che si ripresenta per l’avvio di un nuovo anno scolastico. Le tabelle ministeriali pubblicate al termine delle operazioni di mobilità danno, per la nostra provincia, 1044 posti liberi per «insegnamento comune» e ben 527 per il sostegno ad alunni con disabilità.

Ai numeri contenuti della scuola dell’infanzia (15 e quattro posti in attesa di titolare, per insegnamento comune e sostegno) corrispondono ben altre cifre negli altri ordini e gradi, con la scuola primaria complessivamente in deficit di 260 maestri, la secondaria di primo grado che ai 357 posti liberi per le diverse materie aggiunge addirittura una richiesta di altri 316 docenti da assegnare al sostegno, mentre alle superiori mancano 526 professori e in più 93 figure per il sostegno.

Cifre alquanto preoccupanti, guardando al prossimo settembre, ma con qualche nota in positivo che attenua l’allarme e merita di essere considerata, come fa presente il responsabile dell’Ufficio scolastico territoriale Giuseppe Bonelli: «Le tabelle indicano i posti disponibili dopo i trasferimenti, ma alcuni di questi sono teoricamente già occupati da docenti impegnati nel percorso di formazione iniziale e tirocinio, assunti su posti che risultano liberi ma sono stati accantonati per le immissioni in ruolo. Devono affrontare un esame finale e può succedere che qualcuno non lo superi, ma dovrebbero essere casi limitati. Certo bisogna attendere l’autorizzazione del Ministero ad assumere, non possiamo per ora sapere quante assegnazioni di ruolo si potranno fare, ma gli accordi a livello governativo per l’assorbimento del precariato e le dichiarazioni del Ministro fanno pensare a una certa disponibilità. Sono abbastanza fiducioso: rispetto al passato, siamo in anticipo e questo ci dovrebbe consentire di procedere per tempo, già nel mese di luglio. Certo non faremo il pieno, resteranno posti vuoti da coprire con le supplenze: mi auguro che la situazione migliori, soprattutto per il sostegno, anche se già possiamo disporre di più specialisti, con i percorsi Fit».

Di fatto risultano già accantonati per le immissioni in ruolo 254 posti di sostegno e, per insegnamento comune, 13 nella scuola dell’infanzia, 41 nella primaria e alcune centinaia per varie materie della secondaria. Le carenze di docenti sono più avvertite per alcune materie: alle medie sono prive di titolare effettivo 105 cattedre di italiano, storia e geografia e 93 di matematica e scienze. Alle superiori mancano 53 docenti di discipline letterarie, 43 d’inglese e 35 di scienze e tecnologie informatiche.

Questi dati che preoccupano genitori e dirigenti aggravando l’estate di lavoro dell’ex Provveditorato possono essere letti in positivo dagli aspiranti a posti d’insegnamento nella scuola, dove le nuove assunzioni potranno abbassare l’età media dei docenti, notoriamente alta in Italia, nel confronto internazionale. Resteranno posti da assegnare in supplenza e già ci si sta organizzando per abbreviare i tempi delle operazioni a tutto vantaggio di un avvio regolare del nuovo anno: si prevedono convocazioni dei precari in scuole-polo per la scelta delle sedi, al fine di evitare la serie delle telefonate delle segreterie, con girandole da un posto all’altro.

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