Scuola

L'inedita notte prima degli esami per 9mila maturandi bresciani

Da questo mercoledì inizia l'esame di stato che consisterà solo in una prova orale. Eppure le fake news non mancano
Ragazzi con la mascherina durante la Maturità del 2020
Ragazzi con la mascherina durante la Maturità del 2020
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Non c'è totoscomesse sulle tracce della prima prova, quella di italiano. Nessun nome-spauracchio buttato lì giusto per creare tensione. Niente scritti per la maturità di quest'anno, destinata ad entrare negli annali.

L'emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 ha riscritto l'esame di stato: gli studenti si giocheranno il voto finale in un colloquio orale della durata di un'ora. Novemila quelli bresciani che da questo mercoledì fino ai primi giorni di luglio si presentarenno nei loro istituti, davanti alle commissioni che con fatica hanno trovato tutti i loro presidenti, per sostenere una Maturità inedita.

L'esame orale si articola in cinque fasi e partirà da un elaborato sulle materie di indirizzo, ovvero quelle che sarebbero dovute essere oggetto della seconda prova scritta. L’argomento dell’elaborato è stato assegnato dai docenti delle relative materie nelle scorse settimane, con il primo giugno come termine ultimo.

La seconda parte dell’esame sarà invece dedicata alla lingua e alla letteratura italiana, con l’analisi di un testo breve che gli studenti hanno affrontato nel corso dell’anno scolastico che è ormai arrivato al termine.
La terza parte è quella «multidisciplinare» e andrà a toccare le varie materie oggetto di studio, con materiali assegnati dai docenti della commissione, mentre nella quarta i candidati dovranno esporre le esperienze maturate nel corso dei cinque anni nell’ambito del Pcto, ovvero i Percorsi per le competenze trasversali.

Infine, l’ultima parte del colloquio sarà riservata all’analisi delle conoscenze relative a cittadinanza e Costituzione, con la possibilità di parlare anche della quarantena vissuta a causa del Covid-19.

Le scuole hanno riaperto lunedì per consentire alle commissioni di insediarsi e stilare il calendario del colloquio. Nel rispetto delle linee guida sono stati allestiti percorsi sfruttando tutti gli ingressi utilizzabili del plessi per evitare assembramenti e, una volta all'interno, studenti e professori dovranno autocertificare il loro buono stato di salute, farsi misurare la temperatura, disinfettarsi più volte le mani e, ovviamente, indossare la mascherina.

Dicevamo che non ci saranno buste con false tracce della prima prova di italiano in circolazione. Eppure le fake news non sono mancate e hanno riguardato soprattutto le regole anti-Covid per lo svolgimento dell'esame in sicurezza. 

A confermarlo è l’annuale monitoraggio realizzato da Skuola.net per la Polizia di Stato, su un campione di 5mila studenti del quinto anno delle superiori. Che stavolta si è concentrato proprio sulle norme socio-sanitarie adottate dal ministero dell’Istruzione in base alle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico.

Circa un maturando su 4 pensa che sarà costretto ad avere la mascherina ben fissata sul volto per tutta la sua permanenza nell’edificio scolastico, anche durante il colloquio; quando, invece, le linee guida concedono allo studente, la possibilità di «abbassarla» per svolgere il colloquio, visto che la disposizione delle postazioni impone il rigido rispetto di un distanziamento di almeno due metri tra i presenti in aula. E il 21% è rassegnato all’idea di doversi presentare a scuola da solo, senza nessuno, mentre il Protocollo non vieta a un accompagnatore (uno soltanto) di assistere all’esame.

Un tema particolarmente controverso è quello sulle regole per l’accesso a scuola: per studenti (e commissari) non sarà obbligatoria la misurazione della febbre, ma  basterà produrre una dichiarazione che attesti l’assenza di sintomi riconducibili al Covid-19. Peccato che solo uno su tre ne sia al corrente. Lo stesso si può dire per la questione guanti: nessun obbligo di indossarli, secondo il Protocollo basterà igienizzarsi frequentemente le mani (con i gel messi a disposizione dall’istituto), ma solo uno su due è aggiornato su questa procedura. 

L’unico passaggio veramente chiaro è quello dei tempi di permanenza nelle strutture: quasi tutti (92%) sanno che potranno arrivare circa 15 minuti prima del proprio esame e che dovranno andare via immediatamente una volta finita la prova. 

 

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