Scuola

«Cfp Canossa»,iscrizioni triplicate in soli cinque anni

Numeri esorbitanti al «Canossa» tanto da aver indotto al sorteggio in fase di preiscrizioni.
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Numeri esorbitanti al «Canossa» tanto da aver indotto al sorteggio in fase di preiscrizioni. Così al Centro di formazione professionale di Bagnolo Mella le iscrizioni/selezioni hanno permesso il formarsi di ben tre classi prime con 59 ragazzi- si incominciò nel 2005 con una ventina di allievi -, ciascuna con un indirizzo professionale: una per gli aiuto cuoco, l'altra per i pasticcieri, e la terza per operatori di sala bar, dove a giugno si potrebbe accogliere ancora alcuni studenti che, capita spesso, hanno ripensato la propria scelta e si «riorientano». Insomma, a settembre, rispetto ai circa 150 studenti, distribuiti nelle sei classi, più una, ce ne saranno circa 170, con sette classi, e la possibilità che si vada oltre.
Quest'anno per la prima volta infatti si è costituita una classe che prevedeva percorsi personalizzati a livello teorico per ragazzi in difficoltà certificati. Otto i ragazzi che ne hanno usufruito con indubbio vantaggio, rientrando poi nel gruppo classe per le attività pratiche: e tutto ciò a favore dell'integrazione. «A settembre si valuterà l'opportunità di tale tipo di intervento» precisa madre Liliana Chioda, responsabile del «Canossa» oltre che della comunità bagnolese di Canossiane.
Rispetto poi all'andar oltre le sette classi ormai certe, ci si riferisce alla possibilità che alcuni allievi di terza si iscrivano ad un quarto anno, che è corso di perfezionamento finalizzato a dare competenze gestionali. Delle circa mille ore annuali, oltre metà per l'area culturale e professionale-teorica. Le altre per il laboratorio e le visite orientate agli apprendimenti specifici. Molto importanti gli stage dalla seconda (170 ore) secondo il modello dell'alternanza scuola-lavoro, che porta anche al tirocinio intensivo di 2 mesi all'anno successivo. Un'offerta formativa, come ricorda il prof. Enrico Tafelli, coordinatore del centro che attrae studenti dalla città e da 14 comuni limitrofi (Manerbio, Leno e Ghedi in primis).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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