Scienza

Spazio/2 Una costellazione di trenta satelliti guida

Il progetto, costato finora 3,4 miliardi, promette di dare all'Europa piena autonomia Gps
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Sviluppato da Unione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa), il sistema europeo di navigazione satellitare Galileo ha finalmente iniziato la corsa finale verso la fase operativa, prevista nel 2014 con 18 satelliti operativi sui 30 della costellazione.
Costato finora 3,4 miliardi di euro, è uno dei fiori all'occhiello dello spazio europeo e promette di dare all'Europa una piena autonomia nel campo della navigazione satellitare. Attualmente sono in orbita soltanto i due satelliti dimostrativi del sistema, Giove A e Giove B. Nell'agosto 2011 si prevede il lancio della prima coppia dei 4 satelliti che per la validazione in orbita; il lancio degli altri due è in programma per l'inizio del 2012. Per il 2014 dovrebbero essere lanciati i primi 14 satelliti del sistema, sui 30 complessivi.
I 30 satelliti (27 dei quali operativi e tre di riserva) saranno collocati in un'orbita media, a circa 24.000 chilometri dalla Terra. Ciascun satellite pesa circa 700 chilogrammi, ha le dimensioni di poco più di 3 metri per 1,5 (con i pannelli solari chiusi) e una vita operativa prevista di circa 12 anni. Tutte le attività di Galileo, che permetterà di controllare la sicurezza del trasporto stradale, aereo, ferroviario e marittimo, inoltre fornirà dati utili per agricoltura, telecomunicazioni, geodesia, cartografia, ricerche petrolifere e minerarie.
Il suo centro di controllo in Italia, nel Centro del Fucino (L'Aquila) della Telespazio (Finmeccanica-Thales), lavora in collaborazione con quello che si trova in Germania, a Oberpfaffenhofen dell'agenzia spaziale tedesca.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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