Sistema Gps a rischio d'errore per mancanza di manutenzione

La presenza del navigatore a bordo delle automobili è diventato per molti uno stile di vita. Spostarsi da un posto ad un altro e magari fermarsi quasi davanti al numero civico desiderato, è diventata una routine. Tutto ciò, però, per molti automobilisti potrebbe avere i mesi contati.
Lanciato l'allarme
Il Governo americano, infatti, ha messo in guardia gli utilizzatori del Gps che il sistema potrebbe diventare una notevole fonte di problemi a causa delle difficoltà economiche che sta incontrando per il suo costoso aggiornamento.
L'Us Air Force, che controlla il sistema, spende annualmente circa un miliardo e trecento milioni di dollari per la sua manutenzione, ma questo non sembrerebbe bastare, a causa dei ritardi accumulatisi nei lanci di nuovi apparati. Problemi di cattiva gestione e mancati investimenti potrebbero determinare nel sistema satellitare grossi inconvenienti, primo tra tutti di diventare inaffidabile, se non inutile entro il 2010 con grossi inconvenienti nel funzionamento del sistema satellitare e rendendolo inaffidabile se non inutile.
I 24 satelliti Usa
L'attuale costellazione di 24 satelliti che costituiscono il complesso Gps avrebbe dovuto essere sostituita gradualmente con il lancio di un satellite di ultima generazione nel 2007, ma il tutto è slittato al novembre di quest'anno. La precisione del sistema garantisce, nelle migliori condizioni di funzionamento un margine di errore di posizione dell'ordine dei 10-20 metri per l'utilizzo civile, mentre per i militari la precisione arriva ad un margine di errore tra uno e due metri. Il dubbio è se i satelliti attualmente in orbita siano in grado di garantire la stessa precisione fino ad oggi ottenuta dal sistema.
Da quanto risulta, il sistema sta già diventando inaffidabile e diversi automobilisti ne hanno fatto le spese. Se da un lato queste limitazioni potrebbero costituire un serio pericolo, dall'altro aprirebbe la porta all'utilizzo di reti di satelliti diverse, come quella legata al sistema europeo Galileo, pronto per essere messo in orbita il prossimo anno.
I sistemi russo e cinese
A questo vanno aggiunte anche Russia e Cina che potrebbero trarre anch'esse vantaggio da questa situazione. Mosca già dispone di un sistema analogo al Gps, denominato Glonass, mentre i cinesi stanno cercando di integrare il sistema di guida del Gps e del Glonass nei loro jet ed elicotteri. Pechino, però, restia ad essere dipendente dall'estero nello specifico settore, ha sviluppato la sua costellazione di satelliti denominata Twinstar Rapid Positioning System o anche Beidou Navigation System (Bns).
Il sistema è composto da due soli satelliti lanciati entrambi tra l'ottobre ed il dicembre 2000. Si tratta di un complesso piuttosto rudimentale e poco preciso, destinato soprattutto ai trasporti ruotati e ferroviari in Cina. I primi e veri utilizzatori del Gps sono stati i militari americani che lo hanno impiegano soprattutto per la cartografia (mapping), la ricognizione ed il miglioramento delle capacità di puntamento delle armi. Il degrado ventilato, però, non riguarda questo settore, ma soprattutto quello civile.
L'Europa si sta arrangiando
Il Dipartimento della difesa potrebbe optare per una soluzione abbastanza immediata e quasi scontata, facendosi carico della messa in orbita dei satelliti, così da garantire la funzionalità del sistema sfruttandolo per le qualità di alta definizione, scaricando sui civili l'onere delle spese per l'aggiornamento e l'impiego del sistema a bassa definizione. Questa soluzione potrebbe essere valida per gli Stati Uniti, ma non per l'Europa. Il vecchio continente, infatti, consapevole che dover dipendere dai rubinetti satellitari altrui potrebbe risultare non solo alla lunga costoso, ma anche limitante, ha pensato bene di dotarsi di una propria costellazione di 30 satelliti con capacità superiori a quelle del Gps e con più possibilità grazie ad orbite più elevate, che il sistema Galileo, tra l'altro, oltre ad essere pensato prevalentemente per il mondo civile, permetterebbe una maggiore precisione del Gps e coprirebbe meglio le alte latitudini, comprese parti delle regioni polari.
Adesso si corre ai ripari
La concorrenza, in tutti i settori, è sempre stata basilare per combattere il monopolio. Se il Gps dovesse chiudere i battenti, sia in termini di affidabilità sia di servizio, le ripercussioni sugli utilizzatori non sarebbero poi così gravi. Russia e Cina sono già corse ai ripari non volendo dipendere dal sistema americano. L'Europa grazie a Galileo è pronta a garantire un servizio più preciso e puntuale e le differenze con il Gps saranno davvero minime.
Il problema semmai è legato alla tempistica: il sistema Galileo non è ancora pronto e, quindi, è necessario per ora affidarsi esclusivamente alla rete Usa. Proprio per questo motivo potrebbero accadere dei guai. Peraltro quelli legati ai sistemi d'auto sarebbero contenuti in qualche errore in più, ma per il resto...
Flavio Mucia
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