Scienza

La sonda Messenger svela Mercurio

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I dati della sonda Messenger della Nasa hanno confermato che nelle zone polari di Mercurio c'è del ghiaccio.

Nonostante la altissime temperature raggiunte sulla maggior parte della superficie del pianeta, la presenza di ghiaccio e materiale organico è reale, probabilmente proviene da asteroidi.

La scoperta è di grande portata, potrebbe significare, infatti, che sul pianeta siano presenti anche molecole organiche come ad esempio quelle a base di carbonio che gli scienziati Nasa attualmente sperano di trovare su Marte con la sonda Curiosity, anche se i primi dati acquisiti sono sinora contrastanti.

La scoperta è frutto del lavoro congiunto di Nasa, Mit e dell'Università della California che, vagliando i dati inviati dalla sonda Messenger, hanno trovato che sul pianeta, che ha una temperatura di superficie che va oltre i 400°, si nascondono riserve di ghiaccio in alcune zone d'ombra del polo nord. Grazie alla mappatura completa del pianeta eseguita dall'altimetro laser e dagli strumenti all'infrarosso della sonda Messenger, in orbita attorno a Mercurio dall'aprile 2011, i ricercatori hanno potuto confermare una teoria presente nel mondo scientifico già dagli anni Novanta.

È così confermato che in alcuni crateri vicino al polo nord, che rimangono permanentemente in ombra, la presenza di ghiaccio è stabile sulla superficie. In altre zone invece, poco più a sud, che appaiono leggermente più scure negli scatti della sonda il ghiaccio è stabile sotto la superficie fino ad un metro di profondità.
La ricerca sulla presenza di acqua è fondamentale per tentare di scoprire forme di vita elementari e aggiungere conoscenze importanti sull'origine dell'Universo.
Mercurio è il primo pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e il più piccolo in dimensioni. Si tratta quindi di un pianeta terrestre di dimensioni modeste, con un diametro inferiore alla metà di quello terrestre.

Emma Bettinardi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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