Il record dei posti freddi In luglio a Vostok -89 gradi

Si parla di freddo, o ancora più direttamente si sente freddo, sul proprio corpo o su parti di esso, ma non si riesce facilmente a darne una definizione. Il freddo viene infatti spesso esplicitato mediante la descrizione del suo contrario, così come si può facilmente evincere consultando le descrizioni riportate su alcuni dizionari: la sensazione contraria al caldo, la mancanza di calore, o ancora l'effetto derivante dalla sottrazione di calore dalla massa di un corpo, al quale possono anche accompagnarsi modifiche dello stato chimico, fisico e biologico del corpo stesso.
Avvertire un senso di freddo è una sensazione basata sulla temperatura del corpo umano, e sulla sua capacità di produrre e di emettere calore. La stima sensitiva della temperatura che ogni corpo umano avverte è quindi espressione di un giudizio relativo: l'oggetto che viene definito freddo risulta avere una temperatura più bassa di quella del nostro corpo, o della cute della parte di corpo a contatto con esso. Nello stesso momento in cui avvertiamo che un oggetto è freddo il nostro corpo gli sta trasferendo calore per conduzione, e la differenza di temperatura che esiste tra la pelle a contatto e l'oggetto toccato ha favorito l'avvio di particolari recettori.
Al fine di fornire un'espressione oggettiva delle temperature sono state ideate delle scale di misurazione, conosciute come Scala Celsius e Scala Fahrenheit. Quest'ultima, utilizzata negli Stati Uniti, presenta la temperatura di congelamento dell'acqua a 32°F, mentre il punto di ebollizione è 212°F. In tutto il resto del mondo, compresa l'Italia, viene misurata la temperatura in gradi centigradi o Celsius, il cui punto di congelamento dell'acqua è 0°C e quello di ebollizione 100°C: tale scala viene utilizzata in chimica, fisica e meteorologia.
Tra i vari utilizzi delle scale di temperatura c'è anche quello di conoscere e descrivere con precisione le caratteristiche climatiche di alcune zone particolarmente fredde della terra.
La temperatura più bassa mai registrata sul nostro pianeta è stata misurata in Antartide nei pressi della stazione russa di Vostok il 21 luglio 1983, ed è stata pari a -89,5°C.
Sempre in Antartide si trova il luogo più freddo della terra: nella zona di un'altra stazione russa, quella di Sovetskaja, tra il 1957 e il 1958 si è registrata una temperatura media di -57°C.
Ancora nell'Est europeo è collocata la zona abitata più fredda del mondo. Il non invidiabile primato appartiene a Ojmjakon, villaggio costruito a ridosso del Fiume Indigirka nella Repubblica di Sacha in Siberia, posto tra due catene montuose a circa settecento metri sul livello del mare, dove il 26 gennaio 1926 è stata misurata la temperatura di -71,2°C. Tradotta in italiano la parola "ojmjakon" significa "acqua non congelata": tale nome è paradossalmente dovuto alla vicinanza al paese di una sorgente calda naturale, che è anche la fortuna degli abitanti poiché impedisce al fiume di ghiacciare.
In questo villaggio l'inverno dura circa nove mesi e presenta una temperatura media di circa -50°C, il pesce viene venduto congelato (sono sufficienti circa trenta secondi perché si geli una volta pescato) e allo stesso modo anche il latte, che viene venduto in forme simili a quelle del formaggio. A movimentare la vita sociale del piccolo villaggio, abitato da meno di mille persone, è il Kaltepol Festival, il festival del polo del freddo, al quale prendono parte anche Babbo Natale dalla Lapponia e Padre Frost da Veliky Ustyug.
Sul continente europeo l'inverno più freddo degli ultimi cinquecento anni è avvenuto esattamente tre secoli fa nel 1709. Iniziato a manifestarsi nel dicembre del 1708 in Russia, nelle settimane successive il gelo si trasferì anche nel resto dell'Europa e in particolare in quella centrale e mediterranea causando, solo nel nostro Paese, il congelamento di fiumi, grandi laghi, porti di mare e lagune. Nel gennaio 1709 nevicò dieci volte a Roma, e nello stesso mese nella Pianura Padana si depositò un metro e mezzo di neve; a Venezia si raggiunse la temperatura di -17,5°C, e molte piante da frutto e olivi gelarono in tutte le regioni settentrionali.
Trecento anni dopo questi straordinari eventi meteorologici, alla fine dell'estate 2009, ha destato interesse l'annuncio dei risultati di una ricerca condotta da un gruppo di studiosi americani e australiani, che ha individuato a 4.053 metri di altezza sul livello del mare, sopra il plateau antartico, un luogo in cui la temperatura media nella stagione invernale è di circa -70°C. Tali valori di temperatura, uniti alla totale assenza di vento, all'assoluta mancanza di umidità e all'assenza di qualsiasi luce artificiale su un ampio raggio di distanza, rendono la località di Ridge A (Dorsale A, questo il suo nome) uno dei luoghi migliori per posizionare un telescopio. In tali condizioni ambientali infatti, con la stessa potenza un telescopio fornirebbe qui una risoluzione circa tre volte superiore, consentendo di disporre di una qualità delle immagini direttamente paragonabile a quelle ottenute dal telescopio spaziale Hubble.
Il problema da risolvere è come costruire un telescopio a -70°C.
Ruggero Bontempi
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