Il mondo è fatto da 92 elementi

Il quartetto di Aristotele ha avuto successo fino al 1600, ma non era un gruppo di musica classica.
Si trattava di uno dei primi tentativi di capire di cosa è fatta la materia. Secondo gli antichi Greci quattro erano gli elementi fondamentali di cui ogni cosa era costituita (terra, aria, fuoco e acqua), secondo altri uno solo, secondo altri ancora cinque.
Oggi possiamo dire che gli elementi in natura sono circa novantadue e, insieme a quelli artificiali, compongono la Tavola Periodica.
La storia di come si è giunti alla stesura della Tavola scorre parallela alla storia della Chimica come la intendiamo oggi e si fa cominciare nel 1661 con Robert Boyle, detto l'ultimo alchimista.
Questo scienziato inglese è per i chimici ciò che è stato Galileo per i fisici: Boyle sosteneva infatti che gli elementi non si trovano con la teoria, ma con gli esperimenti. Testimone di questo è il susseguirsi di scoperte elementali che animarono i laboratori dal 1766, anno in cui Henry Cavendish isolò l'idrogeno, al 1898 quando Marie Curie scoprì il polonio.
La Tavola Periodica non è solo un'organizzazione ragionata degli elementi. È una sorta di codice che fornisce le proprietà fisiche e i comportamenti chimici di ciascuno dei suoi componenti.
La Tavola attuale deve molto a Dimitri Mendeleev (1834-1907): la disposizione degli elementi però non avviene secondo la loro massa, come aveva ipotizzato lo scienziato russo, ma usando il numero atomico (numero di protoni nel nucleo di un atomo), che aumenta di uno ad ogni elemento.
Lo studioso ideò diverse tavole prima di giungere alla pubblicazione, nel 1902, di quella più simile alla versione odierna. E altri prima di lui si cimentarono nell'organizzazione degli elementi: Lavoisier nel 1879 aveva classificato i 33 elementi noti allora in metalli e non-metalli, gas e terre, mentre Döberein in triadi.
La Tavola «russa» ha una particolarità che va ricordata: Mendeleev usò nella sua disposizione un andamento periodico tale da permettergli addirittura di predire elementi mancanti, che vennero effettivamente scoperti in seguito.
Sembra che a Mendeleev la Tavola sia apparsa in sogno: a noi non resta che immaginare la musica del quartetto di Aristotele.
La Tavola Periodica per i chimici è l'alfabeto con cui la Natura ha creato il mondo, per gli studenti forse qualcosa di meno affascinante, ma resta pur sempre uno dei più grandi traguardi scientifici.
Dalton nel 1800 rappresentò gli elementi con geroglifici, Berzelius scelse le prime lettere del loro nome latino (Cu-prum, rame) e altri scelsero del proprio paese d'origne (americio, polonio). La nomenclatura odierna è gestita dall'organismo internazionale dello Iupac.
Sugli elementi non si scherza. In passato antimonio, tallio e altri elementi tossici erano usati come medicine. Una delle vittime più famose fu Mozart (1791). La leggenda lo vuole avvelenato dal rivale Salieri, ma secondo recenti studi invece, sembra che il suo medico l'avesse curato con l'antimonio.
Uno degli elementi che merita particolare studio e analisi è il fosforo. Nel luglio del 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, gli Inglesi lanciarono sulla Germania bombe al fosforo.
L'alta temperatura della stagione e la presenza dell'elemento chimico provocarono esplosioni luminose accompagnate da grandi fiamme e vortici di fuoco.
Chiara Belli
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