Scienza

Il Cvp custode di antiche vigne da tramandare ai posteri

Maiolina, erbamat, erbanno, sono alcune delle circa 25 varietà di vitigni antichi bresciani, ancora oggi tenute in vita nella collezione del Centro Vitivinicolo Provinciale di Brescia (Cvp).
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Maiolina, erbamat, erbanno, sono alcune delle circa 25 varietà di vitigni antichi bresciani, ancora oggi tenute in vita nella collezione del Centro Vitivinicolo Provinciale di Brescia (Cvp).
In viale della Bornata vengono studiate e sapientemente coltivate, per evitarne la completa estinzione.
«Alcune varietà contano solo una ventina di esemplari - racconta Pierluigi Villa, direttore amministrativo e responsabile tecnico sperimentazione e ricerca del Cvp - un numero sufficiente per consentirne la riproduzione e preservarne il germoplasma».
«Le informazioni ottenute dalle nostre ricerche sono a disposizione delle aziende che sul territorio della provincia scelgono di dedicarsi alla produzione dei vini del passato. Oltre alle varietà bresciane la collezione ne conta molte altre, tanto che in tutto ne sono presenti ben 1.200».
In tarda estate gli esemplari sono carichi di grappoli con dimensioni, colori e profumi diversi ed è proprio in questo periodo che vi invitiamo a visitare la collezione (per info telefonate al n. 030/362285 oppure connettetevi al sito www.centrovitivinicoloprovinciale.it).
Non c'è dubbio che lo sforzo del Cvp rappresenti un'esperienza importante, di cui far tesoro per non disperdere un grande patrimonio da poter prendere in considerazione per creare una nuova e antica generazione di nuovi prodotti.
La viticoltura bresciana è ormai in grado di fare anche questo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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