Scienza

Ecco perché il battito d'ali di una farfalla fa temporale

E sempre meno frequente, ma ancora avviene.
AA

E sempre meno frequente, ma ancora avviene. Si prevede una fantastica giornata e ci troviamo sotto la pioggia.

Decidiamo di rintanarci in casa, ma un cielo limpido invita a una gita fuori programma. "Malgrado il livello di accuratezza raggiunto dalle tecnologie, ci troviamo a volte a sbagliare" dice Andrea Giuliacci.

Gli studi di fisica dell'atmosfera, hanno sì permesso la costruzione di modelli teorici molto accurati, ma non hanno ancora svelato tutti i segreti della meteorologia. Inoltre i computer più potenti al mondo non sono in grado di elaborare le equazioni complete, che vengono semplificate aggiungendo un certo grado di incertezza al risultato predittivo. Non si possono poi sottovalutare i problemi legati a regioni con poche o nulle stazioni di rilevamento (nel territorio africano, ad esempio, in aree oceaniche o sulla cima delle montagne), ciò rende necessarie delle estrapolazioni teoriche.

"Oggi il numero di stazioni attive in tutto il mondo - continua Giuliacci - è circa un sesto di quelle necessarie per prevedere il tempo con relativa certezza".

C'è poi un limite teorico non superabile. La meteorologia risente, infatti, dell'effetto farfalla: i minimi movimenti d'aria generati dal battito d'ali di un insetto possono causare una catena di eventi imprevedibili, forieri di uragani. È questo il grande mistero della grande madre Terra.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato