Scienza

Aeronautica. Douglas Dc-3 il bimotore... indistruttibile

Il velivolo fu progettato e costruito dalla American Airlines nel 1935: si calcola che nel mondo volino ancora 400 esemplari.
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Probabilmente fu la testardaggine di Cyrus R. Smith, presidente della American Airlines nel 1934, a convincere Donald W. Douglas ad ingrandire il Dc-2 per costruire un aeromobile in grado di trasportare persone e merci traendone maggiore profitto (i ricavi fino a quel momento erano limitati alle sovvenzioni statali per il servizio postale). Prese così vita il Dc-3 che, lo dirà la storia, fu riconosciuto come il miglior aereo del suo tempo e, secondo alcuni, di tutti i tempi. Il suo primo volo avvenne il 17 dicembre 1935, nel 32° anniversario del volo dei fratelli Wright sulla spiaggia di Kitty Hawk, dopo un primo ordine di 20 esemplari, con un'opzione per altri 20, per un valore di poco inferiore ai 4 milioni di dollari, cifra imponente per quell'epoca.
Si trattava di un bimotore ad ala bassa, lungo 19.65 metri, alto 5.16 e con un'apertura alare di 28.96, la cui superficie di 91.7mq gli permetteva, a vuoto, di portare a terra i suoi 8.300 kg anche a motori spenti. La prima versione fu il Dc-3 Dst, Douglas sleeper transport, perché permetteva ai 14 passeggeri che poteva ospitare di volare coast-to-coast in comodi letti, in quanto erano necessarie circa 17 ore per compiere l'intera tratta alla velocità di crociera di 275 Km/h, ad un'altitudine di 7.300 mt.
I primi motori furono i Wright Cyclones radiali da 1.200 Hp ciascuno, presto sostituiti dai Pratt & Whitney Tw S1c3g di pari potenza ma di maggiore affidabilità. Ne vennero prodotte versioni da 21 a 32 passeggeri, per brevi tratte, avendo un'autonomia media di circa 2.400 km, ma, allo scoppio della II Guerra Mondiale, venne sospesa la produzione civile per trasformarlo nel C-47, più noto come Dakota, destinato al trasporto militare. Ne sono stati costruiti, dagli anni '30 ai '40, 16.079 esemplari, di cui 10.655 Dc-3 - 607 civili e 10.048 C-47, dotati di serbatoi supplementari per poter attraversare l'Atlantico - oltre a 4.937 Lisunov Li-2 in Unione Sovietica e 487 in Giappone dalla Mitsubishi, motorizzati Kinsei, denominati L2d, entrambi su licenza.
Il primo cliente europeo fu la Klm e va annotato che, alla fine del 1938, il 90% delle linee aeree di tutto il mondo operava con i Dc-3, che nel 1948 rese possibile il ponte aereo su Berlino ed il generale Dwight D. Eisenhower definì vitale il suo contributo alla vittoria alleata della IIa GM.
Nel 1960, dopo oltre un decennio dalla cessazione della produzione, Douglas disse che il Dc-3 avrebbe solcato i cieli ancora per circa 25 anni. Oggi ne esistono oltre 400 in grado di volare, principalmente in alcune aree dell'Asia, Africa e Sud America, senza contare quelli nei musei.
Franco Armocida

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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