Si ricordano due santi di nome Alessandro

Quello più conosciuto è un soldato romano, poi patrono di Bergamo, ma c'è anche un originario di Brescia, vissuto al tempo di Nerone
«Martirio di Sant’Alessandro» di Pietro Moro, nella chiesa di Sant’Alessandro a Brescia
«Martirio di Sant’Alessandro» di Pietro Moro, nella chiesa di Sant’Alessandro a Brescia
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Oggi si festeggiano due santi di nome Alessandro. Quello più conosciuto è un soldato romano, poi patrono di Bergamo, vissuto tra il III e il IV secolo. C’è, tuttavia, anche un altro Alessandro, originario di Brescia, vissuto al tempo dell’imperatore Nerone (I secolo d.C.). Le notizie che lo riguardano sono scarne. Dopo un viaggio in Provenza, sarebbe tornato a Brescia e vi sarebbe stato martirizzato. Motivi iconografici suggeriscono che sia proprio lui (e non l’omonimo bergamasco) il personaggio torturato nel «Martirio di Sant’Alessandro», tela di Pietro Moro, maestro del ‘700 veneto, conservata nella chiesa di Sant’Alessandro, a Brescia. Si festeggiano anche: beata Lorenza (Leukadia); Harasymiv, vergine e martire; san Massimiliano di Roma, martire; san Secondo, martire.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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