Oggi si ricorda san Terenzio vescovo

San Terenzio è il patrono di Pesaro. Pochi, i riferimenti storici di cui disponiamo. Non ne conosciamo l’anno di nascita; la morte si colloca fra il 247 ed il 255.
Lo sappiamo originario della Pannonia (regione dell’attuale Ungheria), terra di conquista romana. Cristiano, per non soccombere alle persecuzioni, Terenzio fugge e trova momentaneo riparo in Italia. Viene comunque ucciso, in odio alla fede cristiana, in una località detta «Acqua mala»”, vicino alla badia di San Tommaso in Foglia, al confine fra Pesaro e Urbino. Lì era famosa una polla di acqua sulfurea, in più occasioni deviata, sempre tornata a risgorgare: veniva chiamata «l'acqua di san Terenzio».
Dopo una prima traslazione, le spoglie del santo sono state trasferite nella cripta della cattedrale nel VI secolo. La tradizione vuole che Terenzio sia stato vescovo di Pesaro: gli storici hanno ritenuto la notizia attendibile. Già nel I secolo a Pesaro si era formato un gruppo di cristiani; nel III secolo vi è poi attestata la gens Terentia. Terenzio avrebbe conosciuto il martirio al tempo dell’imperatore Decio (249-251), in una fase in cui le persecuzioni si accanivano solo sulle figure di riferimento delle varie comunità cristiane, ritenendo che l’uccisione dei loro capi fosse sufficiente per spingere i cristiani all’abbandono della propria fede.
Si festeggiano anche: san Pacifico; san Lupo di Lione, vescovo; il beato Ermanno il Contratto, monaco di Reichenau.
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