Oggi si ricorda san Serapione di Thmuis

San Serapione di Thmuis (città del basso Egitto) vive nel III secolo. E’ un vescovo e martire di cui è noto l’impegno contro l’arianesimo. Della sua vita conosciamo poco; il suo episcopato a Thmuis si colloca presumibilmente tra il 340 e il 356 d.C. Le diverse interpretazioni sul tema della Trinità agitarono i primi secoli del cristianesimo.
La partecipazione di Serapione al famoso Concilio di Sardica del 347 (che vide la riabilitazione di sant’Atanasio e l’affermazione dell’autorità della sede romana), non è documentata storicamente. Tuttavia le sue posizioni a favore di Atanasio (assertore della natura divina di Cristo) sono acclarate.
È autore di un testo, intitolato «Libro contro i manichei», che troverà largo credito presso i Padri dellla Chiesa. Proprio in questo scritto, Serapione invita i cristiani alla più alta sorvegllianza di sé, per non cadere vittime del peccato. A Serapione è anche attribuita la stesura dell' «Eucologio», una silloge di trenta preghiere liturgiche interessanti per la conoscenza del cristianesimo egiziano sviluppatosi nel IV secolo.
Anche il famoso san Girolamo, nel suo «De viris illustribus», manifesta stima per la dottrina di Serapione. Muore, secondo la tradizione martire, intorno al 362.
Si festeggiano anche: san Giacomo il Confessore; sant’Elsia, eremita; la beata Lucia da Verona.
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