Oggi si ricorda san Costantino re

San Costantino, re e martire, vive nel VI secolo. Sovrano di quella che oggi è la Cornovaglia, trascorre la prima parte della sua esistenza irridendo la religione e macchiandosi personalmente di vari delitti.
Convertitosi al cristianesimo, muta il segno della propria vita: morta la giovane moglie, rinuncia al trono, abdica in favore del figlio Bledric e chiede di essere accolto in un monastero irlandese. Per sette anni compie atti di penitenza, studiando le Scritture e sottoponendosi a mortificazioni corporali. Successivamente si ritira in eremitaggio a Costyneston, nei pressi di Cardiff; diventa discepolo di san Columba di Iona e di san Kentingern. Consacrato sacerdote, si fa missionario in Scozia.
Vi viene martirizzato dai pagani il 9 maggio 576. È anche conosciuto, a seconda dei calendari e delle tradizioni, come Costantino di Cornovaglia, Costantino di Dumnonia o Costantino di Scozia. La sua conversione è fatta risalire all’incontro con san Petroc, figura dai tratti leggendari: era un abate (anch’egli di stirpe regale) cui furono intitolate molte chiese del Devon e della Cornovaglia e il cui reliquiario è oggi conservato al British Museum.
Si festeggiano anche: san Sofronio, patriarca; santa Rosina di Wenglingen, martire; il beato Tommaso Atkinsons, martire.
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