Oggi si ricorda san Biagio

Massimiliano La Neve
Si festeggiano anche: sant’Oscar, vescovo; sant’Anna, profetessa; san Simeone il Vecchio
San Biagio
San Biagio
AA

Poche, le notizie storiche su san Biagio, nonostante il culto derivante dal titolo di patrono contro il mal di gola ne abbia veicolato una discreta popolarità, in Oriente e Occidente. Di origini armene, è un medico, vescovo della città di Sebaste.

Scoppiata una violenta persecuzione contro i cristiani, Biagio si rifugia in una grotta, nei boschi. Tuttavia, il suo nascondiglio è presto scoperto, a causa dei molti fedeli che si recano a trovarlo, chiedendone l’aiuto per le più varie malattie. Arrestato, Biagio viene tradotto in carcere, ma anche qui, prima di essere atrocemente torturato, accoglie e sana molti malati. Muore martire intorno al 320.

L’episodio per cui è celebre è il salvataggio miracoloso di un giovane, prossimo al soffocamento per aver ingoiato una spina di pesce. La madre del ragazzo, volendo ringraziare il vescovo taumaturgo, gli avrebbe offerto una candela per illuminare la cella e del cibo. Da questa vicenda è nata la consuetudine, nella sua ricorrenza, di benedire la gola dei fedeli con due ceri incrociati.

All’amore di Biagio per gli animali, anch’essi curati sollecitamente e guariti, è da ricondurre invece il suo patronato dei veterinari. Il nome Biagio, di derivazione latina, significa: «bleso, balbuziente».

Si festeggiano anche: sant’Oscar, vescovo; sant’Anna, profetessa; san Simeone il Vecchio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.